Doveva passare in consiglio comunale, ma la maggioranza, come al solito, non ha i numeri. Per cui sarà affrontato solo nel consiglio di lunedì prossimo lo scottante tema della ricapitalizzazione dell’ATAC.
I bilanci negativi degli ultimi anni hanno infatti portato ad un dimezzamento del capitale sociale della società partecipata dal Comune di Civitanova Marche, passato dagli oltre 2mln di euro ad appena 1,1mln di euro. L’assemblea aveva sancito a giugno di abbattere il capitale sociale, ma questa mossa ha creato non poche difficoltà nel reperimento delle risorse finanziarie per la gestione ordinaria dell’attività (accensione di mutui, anticipi su fatture, ecc…). Ecco allora la decisione di ricapitalizzare la società attraverso il conferimento da parte del socio unico (il Comune di Civitanova, appunto) di una serie di beni: l’ex mattatoio comunale, il nuovo parcheggio adiacente il Castellaro ed il parcheggio coperto nella zona Cecchetti.
Due sono le critiche che muoviamo come PD: la prima è che purtroppo viene confermato tutto quanto da tempo andavamo dicendo su una gestione quantomeno allegra di una società che era fino a qualche anno fa un vanto per la città. Una società che con le amministrazioni Marinelli e Mobili è arrivata a muovere fatturati di milioni di euro con gestioni delle principali risorse che in passato sostenevano quasi da sole l’economia del comune: l’acqua ed il gas. Ora, da queste gestioni, l’ATAC produce perdite di esercizio ed un indebitamento con le banche che ha superato i 7.000.000 di euro: non era e non è tollerabile questo! Il PD da tempo sostiene, inascoltato, che la situazione è critica ma l’amministrazione di centro-destra ha preferito continuare nella sua gestione “elettoralistica”.
La seconda: ora si vuole rilanciare l’attività della società attraverso dei conferimenti. Ma si perpetra nell’utilizzo di modalità poco chiare. È possibile conferire (regalare!) dei beni ad una società senza appurarne preventivamente il loro valore? Quanto ci è costata questa gestione passata dell’ATAC? Non si sa… Mobili porta in approvazione una delibera senza una perizia o almeno una stima che dia un valore ai beni conferiti. Che destinazione avrà il mattatoio? I parcheggi verranno messi a pagamento? Se sì, quanto si prevede possano fruttare? Perché dare 3 beni se potrebbe bastarne uno? Quali sono le analisi che hanno portato alla scelta di questi beni piuttosto che altri? Questi beni saranno utilizzati solo “a garanzia” delle banche o potranno essere poi venduti per “fare cassa”? Nulla si sa di tutto questo, si prosegue con un approccio fumoso ai problemi dell’ATAC, come se fosse una proprietà di “lor signori” e non invece un bene di tutta la collettività.
Non può il sindaco predicare che l’azienda è di tutti se poi non si mette il consiglio comunale nelle condizioni di fare le scelte migliori per l’azienda. Non è questo il modo migliore per festeggiare i 100 anni di una gloriosa azienda.