ASTERISCHI ROSSOBLU

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Ed è venuta subito la prima vittoria e a firmarla è stato il “capitano” Giovanni Amodeo, uno spilungone 32enne, dotato di piedi buoni e già in evidenza nel Piacenza. nello scorso campionato con 10 reti all’attivo. Nel suo curriculum, dove figurano stagioni a livello di serie C1, C2 e D, l’elenco dei gol messi a segno è piuttosto nutrito, per cui si proprio fare affidamento anche con la casacca rossoblu. Nello schieramento che Mecomonaco preferisce è il più delle volte la “punta” avanzata e ciò lo porta a trovarsi sempre nelle zone nevralgiche delle aree avversarie com’è accaduto nella sfida contro il Matelica che se n’è ritornato a casa a mani vuote, dopo la libagione della scorsa stagione. Raggiante ovviamente il ragazzo alessandrino che non ha avuto dubbi a chi dedicare il suo gol: “ A mia moglie Romina e alla mia Giulia di 4 anni”.

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Ieri in tribuna centrale c’erano anche gli assessori Cristiana Cecchetti e Piergiorgio Balboni che hanno assistito con estremo interesse l’andamento della partita. Da parte della Cecchetti , la soddisfazione di vedere la bella presenza di spettatori, segno evidente del crescente interesse che si sta creando attorno alla società. Da parte di Balboni, che come si sa è stato molto attivo nella costituzione della nuova società, un commento che in un certo senso riepiloga l’andamento della gara che ha visto il Matelica, soprattutto nella parte finale della gara, dare fondo a tutte le sue energie per agguantare il pari. Come si sa i rossoblu sono riusciti a portare a casa il primo successo stagionale e disputando una buona partita. “Oggi mi sono davvero divertito” ha commentato Balboni alludendo al risultato e all’andamento della gara. Le premesse perciò sono state davvero positive.
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L’allenatore del Matelica, Franco Gianangeli, ha sostenuto che la sua squadra “ha sostenuto una buona prestazione – ha detto testualmente – e a mancare è stato il guizzo per segnare”. Nulla da eccepire sulla sua dichiarazione, ma non ci ha convinto per niente il suo giudizio sul risultato finale che, secondo lui, sarebbe stato “più giusto se fosse finito in parità”. Una valutazione che non tiene conto delle maggiori occasioni da rete che ha avuto la Civitanovese e qualche disattenzione arbitrale, per cui ci è sembrata più aderente, all’andamento della gara, la battuta del d.g. rossoblu, Giorgio Bresciani, che ha detto che la partita poteva tranquillamente concludersi con un giusto 3-0.

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La stagione di quest’anno prevede per la Civitanovese trasferte per circa 4.000 chilometri fra viaggi di andata e ritorno, calcolati con la guida Michelin. Il viaggio più lungo è quello a Campobasso che dista 283 chilometri e a seguire: Agnone (227 km), Celano (210 km), Termoli (204 km). La più breve la trasferta a Fermo poi quelle di Castelfidardo e Recanati.
(Nella foto di Fabio Burgio, il saluto finale della Civitanovese ai tifosi della gradinata).

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