Si è conclusa con la condanna a due anni di reclusione la vicenda della sedicente avvocatessa, Elisabetta Piccinno, nativa di Maglie ma residente a Mogliano, salita alla ribalta della cronaca perché con il sistema delle “aste bluff”, attivato soprattutto nel Maceratese, aveva incassato circa circa cinque milioni e 500 mila euro. Sempre per le “aste bluff”, presso il Tribunale aveva patteggiato una condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione. Ma la Guardia di finanza aveva anche accertato che attraverso quegli introiti non dichiarati, la donna aveva sottratto al fisco una somma pari a circa due milioni e 800 mila euro tra Irpef ed Iva non pagati. Per questo il Tribunale di Macerata l’ha condannata a due anni.
