La spinosa questione dellarealizzazione del cavalcavia a Civitanova Marche, da un po’ di tempo sta monopolizzando l’agenda politica dell’amministrazione e ha mobilitato la costituzione spontanea di cittadini che si oppongono a questo progetto dal grande impatto ambientale e urbanistico.
L’ Associazione ” No al cavalcavia “, nata il 13 ottobre scorso e da subito in prima linea per opporsi a quest’opera, è la più attiva e combattiva fra tutte. Presieduta dal Sign Gaetano Coppola, si autodefinisce nello Statuto ” Apartitica e apolitica e non verranno ammessi come soci partiti politici e loro esponenti, amministratori pubblici e coloro che ricoprono cariche elettive pubbliche “.
Per ascoltare le loro rimostranze al progetto e l’alternativa proposta di gestione del traffico, abbiamo ascoltato l’addetta stampa Cristiana Cecchetti.
Salve Signora Cecchetti, perchè è nata la vostra Associazione?
“Salve e grazie per la vostra sensibilità riguardo il tema in questione. Il nostro sodalizio, che ha forma e struttura di Associazione e non di Comitato come molti sostengono, si è costituita per iniziativa dei residenti della zona sud di Civitanova Marche ed alla quale stanno aderendo anche tanti cittadini di altri quartieri. Il nostro scopo è quello di impedire la costruzione del cavalcavia previsto tra l’uscita della superstrada SS 77 e via Aldo Moro, con il chiaro intento di tutelare l’intera città da un inutile scempio urbanistico e fortemente impattante dal punto di vista ambientale e dell’inquinamento”.
Quali sono le iniziative che proporrete per far sentire la vostra voce?
“Il nostro primario interesse è promuovere lo sviluppo urbanistico e viario del territorio, senza che questo incida significativamente sui diritti e gli interessi dei cittadini residenti. Promuoveremo ogni iniziativa utile al raggiungimento dei nostri scopi, mobilitando l’opinione pubblica e sollecitando le risposte dell’Amministrazione a tal proposito; senza dimenticare la volontà di promuovere iniziative giurisdizionali in ogni grado e stato di giudizio. La nostra battaglia non è riservata a pochi residenti, ma ha il primario interesse di salvaguardare la salute di tutti. Anche di coloro che non risiedono nella zona interessata”.
Avete più volte chiesto spiegazioni agli Amministratori locali. Cosa vi hanno risposto?
“Nessuna attenzione ai nostri appelli e nessuna volontà di ascolto alle nostre proposte alternative. L’aumento del limite delle polveri sottili, la concessione delle licenze a costruire in zona ” La Pinetina ” nonostante la conoscenza del progetto della Quadrilatero. A tutto questo ci si è trincerati dietro la non arrestabilità dell’opera ” Perché ormai deliberata e perché la legge obiettivo non ci consente di fare nulla se non attuare l’impatto ambientale “.
Quali sono, secondo voi,i rischi concreti legati alla realizzazione del cavalcavia?
“La stessa amministrazione è consapevole del grande impatto ambientale e urbanistico legato a quest’opera. La marea di veicoli viene spostata dalla SS 16 in zona di Viale Vittorio Veneto, Corso Garibaldi e Lungomare sud e quindi nel centro città. Mancano i parcheggi, l’inquinamento crescerebbe a dismisura e i residenti si affacceranno dalle finestre osservando il panorama di auto che scorrono su quattro corsie in direzione stadio. Senza pensare che il progetto prevede l’esproprio di una parte dei parcheggi interni, ubicati nel retro delle abitazioni e quindi adiacenti all’uscita posteriore delle abitazioni.
Cosa proponete?
“Noi crediamo che sia sufficiente la già prevista rotatoria di allaccio fra la superstrada SS 77 e la statale SS 16 ” Adriatica “. L’Amministrazione sta offrendo ad un problema realmente esistente la soluzione più scellerata e la mancanza di spiegazioni plausibili ci fa pensare che dietro questa decisione ci sia l’esistenza di motivazioni che vanno oltre l’assetto urbanistico. Solo ora si stanno muovendo in Comune per richiedere dati tecnici, ambientali e sui flussi di traffico; assicurando che è stato proposto alla Quadrilatero un progetto alternativo che passi dalle quattro alle due corsie. Ma il problema è un altro; noi non vogliamo proprio il cavalcavia a prescindere dalle corsie”.
Chiudiamo con i prossimi appuntamenti…
“Come Associazione stiamo portando avanti la raccolta delle firme, sensibilizzando la cittadinanza sui problemi relativi alla salute e alla viabilità. Percorreremo tutte le vie possibili perché questo ECOMOSTRO sia impedito e sia restituita la capacità ai cittadini di decidere sulla propria salute”.
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