ASSESSORE GABELLIERI, CONDANNA DAL CONSIGLIO REGIONALE

È banale e quasi ovvio recuperare la famosa battuta di Nanni Moretti “le parole sono importanti” che tante volte abbiamo sentito e tante volte è stata utilizzata per sottolineare il peso del nostro parlare, ma sembra che ancora una volta sia necessario ribadirlo, soprattutto con questa amministrazione che vede persino un vice sindaco sotto processo proprio per frasi ignobili pubblicate sui social.
La vicenda la ricorderete risale a luglio scorso quando la consigliera comunale Mirella Franco sollecitò l’Amministrazione a una maggiore attenzione all’accessibilità culturale. La risposta arrivò attraverso un comunicato stampa dell’Assessora Gabellieri che inserì nella sua argomentazione, per indicare le persone con disabilità uditiva, la definizione “minorati” sensoriali, temine escluso dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) già dal 1999 perché ritenuto oltre che desueto offensivo.
Si scatenò una accesa polemica contro l’assessore alla crescita culturale che qualche mese prima era balzata ai disonori della cronaca per aver parcheggiato indebitamente proprio su un posto auto riservato ai disabili.
Il consigliere regionale Francesco Micucci decise di portare la questione in regione perché “affermazioni becere come questa – sostiene – vanno contro il buonsenso e contro la sensibilità di persone con disabilità”.
L’interrogazione consigliare è stata discussa proprio ieri e l’aula regionale ha manifestato dura critica a partire dal Presidente Antonio Mastrovincenzo che ha espresso “condanna per il comportamento e le affermazioni inappropriate rese dell’assessore Gabellieri nello svolgimento di funzioni pubbliche in quanto offensive nei confronti di persone con disabilità”.
Durante il dibattito in aula il capogruppo Pd Micucci ha sottolineato inoltre che “né la diretta interessata, che si autodefinisce assessore alla crescita culturale, né il sindaco si sono mai scusati per l’uso del termine considerato offensivo e abolito nel linguaggio ufficiale”.
Il consigliere ha accusato inoltre l’amministrazione civitanovese di aver disperso il gran lavoro svolto sull’accessibilità negli scorsi anni e ha proposto di “predisporre un regolamento regionale per fare in modo che le manifestazioni culturali che beneficiano di contributi dell’ente diano effettive garanzie sull’adeguamento alle normative sull’accessibilità”.
Il Presidente Luca Ceriscioli si è unito alla condanna del comportamento dell’assessore civitanovese e ha ribadito la necessità di rafforzare il messaggio improntato ai criteri di inclusività degli eventi culturali.

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