ASSEMBLEA CON LE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI PER GLI AUMENTI INCONTROLLATI DELLE BOLLETTE DELL’ACQUA

I rappresentanti delle associazioni dei consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Adusbef durante un’assemblea pubblica, tenuta presso la sala consiliare, hanno illustrato come intendono procedere per tutelare i consumatori rispetto agli aumenti incontrollati dell’acqua, che si sono visti recapitare con l’ultima bolletta senza essere informati!
L’argomento principale per le associazioni è questo: se è corretto o no che una delibera Aato di ottobre 2018 con aumenti tariffari per il solo Comune di Civitanova vada in vigore da gennnaio 2019 con effetto retroattivo a partire da gennaio 2018. Ed il tutto venendo meno all’obbligo di trasparenza nei confronti dei cittadini che, nonostante il sindaco ne fosse a conoscenza da ormai un anno, non sono stati informati!
I rappresentanti delle Associazioni hanno cercato di intavolare una discussione con l’Aato su questi temi per cercare di capire, vista l’illegittimità della delibera che stabilisce questi aumenti solo per il Comune di Civitanova e con termini non rispettati, se ci fosse disponibilità a tornare indietro sulla decisione. Ma alle riunioni con le associazioni, l’Aato si è arroccato nelle sue posizioni ritenendo che i termini di legge per approvare la delibera non fossero perentori e quindi, nonostante siano stati ampiamente superati perché
al massimo l’approvazione doveva avvenire entro il 31 luglio 2018, invece è avvenuta ad ottobre 2018, secondo l’Ambito ciò non comporta l’illegittimità della delibera in questione. E per questo motivo le associazioni hanno abbandonato il tavolo. Fatto sta che i Civitanovesi, soli fra i comuni d’ambito, si sono visti recapitare bollette con aumenti tra il 15 e il 20% senza ricevere informazioni! Da parte dei rappresentanti delle associazioni c’è stato il rifiuto di discutere la questione politica sulle responsabilità del sindaco, sebbene esse siano state determinanti nel creare questa situazione di disagio economico e sociale. L’attenzione si è concentrata esclusivamente su quelli che sono i percorsi che si possono intraprendere rispetto all’illegittimità della delibera Aato. In primo luogo le associazioni hanno richiesto un parere sulla legittimità della delibera all’Autorità nazionale Arera che deve, per legge, approvare le tariffe. L’Arera si deve pronunciare entro 60 giorni. Dopodiché è possibile fare reclamo all’Aato o iniziare una procedura di conciliazione che porti all’annullamento della delibera in questione. Oppure è possibile fare ricorso al giudice di pace, in quanto, per proporlo dinanzi al TAR, sono scaduti i termini previsti dalla legge. Nessun accenno invece all’immediata possibilità di rimborso offerta dai Consiglieri di minoranza tramite la petizione, firmata dai cittadini, al sindaco che ha la facoltà di stabilire che, con i propri ricavi, l’Atac copra le spese ingiustamente effettuate dai civitanovesi, con un rimborso immediato nella prossima bolletta. Anzi il rappresentante dell’Acu, Amici, ha attaccato i Consiglieri di opposizione dicendo che, secondo lui, dovevano essere loro ad avvertire i cittadini, erroneamente ritenendo che essi lo sapessero, quando in realtà ciò non era vero perché, come ribadito anche dai rappresentanti delle associazioni, solo il sindaco di Civitanova ne era a conoscenza da un anno ormai e, nonostante questo, non lo ha reso noto a nessuno!
Vera Spanò

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