ARRIVA LA SCIENZA A POPSOPHIA INSIEME A FALC E ALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Arriva la scienza a Popsophia insieme a Falc e all’Università di Bologna. Dopo la firma degli accordi, due momenti della manifestazione: il laboratorio ed il Giardino della Scienza. Due postazioni dedicate alla scienza, ogni sabato e domenica dal 15 luglio al 7 agosto, realizzate grazie alla collaborazione con l’istituto scolastico Sant’Agostino e a Giorgio Bolondi, presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica, per “esplorare alcune delle contaminazioni tipiche del pensiero contemporaneo”. Il Giardino della Scienza, nel giardino della pinacoteca Moretti, è un momento di divertimento intelligente già ben conosciuto nella prima edizione di Tuttoingioco a Civitanova, suggerito a grandi e piccoli. Ogni week-end saranno proposte due occasioni di incontro: una “tematica”, con lo sviluppo di un argomento in cui la scienza si intreccia con l’arte o altri aspetti della cultura e della vita di oggi, e una “serata di giochi”. Tra i temi su cui gli avventori del caffè si imbatteranno ci sono le figure impossibili di uno dei più straordinari artisti contemporanei, Oskar Reutersvaard. Sarà possibile vedere dal vivo alcune sue opere, e questo sarà il pretesto per confrontarsi con gli inganni della visione e del cervello. Poi arriveranno le relazioni platoniche. Una esplorazione di come il bello per eccellenza in matematica, la purezza estrema dei solidi platonici, idealizzati anche da Leonardo, diventi un tassello importante nella descrizione scientifica del mondo: biologia, chimica, cristallografia, astronomia. L’astratto estremo e il concreto più materiale che si fondono, visti attraverso alcuni bellissimi oggetti. Quindi sarà la volta de La matematica non serve a nulla, provocatoria presentazione dell’ultimo libro di Giorgio Bolondi e Bruno D’Amore; un’occasione per tentare di rispondere a una domanda che da sempre divide, a torto, la cultura umanistica a quella tecnica. Infine toccherà a La matematica in rete: che cosa sono le reti e quanto sono importanti, dalle reti energetiche ai social network, dai reticoli di Steiner alla minimizzazione dell’energia? Per non dibattersi come pesci presi nella rete. Il Laboratorio “Dualismo binario” è invece destinato ai bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni ed è particolarmente adatto alla cooperazione bambino-adulto: un laboratorio quindi anche per le famiglie. È stato progettato in collaborazione da ForMATH Project con il Museo Guggenheim di Venezia e la Fondazione Marino Golinelli di Bologna. Attraverso il lavoro sul sistema binario e la “traduzione” del proprio nome in elementi di oggetti, mira a stimolare la riflessione sui codici identificativi e l’identità personale. L’ambiente stesso in cui si svolge il laboratorio a poco a poco viene trasformato e diventa il luogo di una performance collettiva. Gli incontri del laboratorio si svolgeranno ogni sabato e domenica in una delle sale al piano terra dell’ex Liceo.

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