ANCHE LE PICCOLE ANATRE HANNO IL CELLULARE

Se doveste incontrare un’alzavola, che è l’anatra più piccola fra quelle europee, con un piccolo oggetto sul dorso, non fateci caso: l’anatide, si definisce così la famiglia a cui appartengono gli uccelli che vivono normalmente sull’acqua, sta inconsapevolmente portando avanti degli studi di telemetria. Le alzavole, come si vede in parte nella foto, sono di colore scuro eccetto lo specchio alare che è verde comune sia per i maschi che per le femmine.
Alla base di tutto, un interesse scientifico. Si tratta, difatti, come ci ha spiegato il vicepresidente regionale della Federcaccia delle Marche, Nazzareno Galassi, del progetto: “ Ana Sat – La telemetria Satellitare applicata agli anatidi”, presentato in occasione della Festa della Piccola Grande Italia dalle Sezioni Federcaccia di Montelupone e Macerata ad alcune scolaresche invitate..
“Proprio a Montelupone – ha aggiunto Galassi – la manifestazione si è svolta nelle adiacenze del fiume Potenza, un ambiente idoneo per illustrare tutto il progetto che ha ovviamente riscosso un grandissimo successo presso gli alunni, in quanto innovativo e che permette in tempo reale, collegandosi sul sito: www.progettoanatidisatellitare.com, di seguire in tempo reale le alzavole “marcate”. Queste ultime vengono equipaggiate con un trasmettitore satellitare che permette di monitorare in tempo reale tutti i loro movimenti”.
Il progetto è stato sponsorizzato per la Regione Marche dagli Ambiti Territoriali di Caccia Macerata 2, Pesaro 2, Ancona 1 e Federcaccia Marche.
“La ricerca – ha ancora spiegato il dirigente della caccia – sta dando indicazioni affidabili sul periodo e sulle direttrici di migrazione, sui movimenti locali delle popolazioni svernanti in Italia e sulla definizione delle tempistiche di migrazione delle popolazioni italiane di alzavole. In due anni sono state marcate dieci alzavole in Toscana, undici in Veneto e quattro in Lombardia, tutte femmine. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali ai fini faunistici, di cui il Dipartimento di Biologia dell’università di Pisa è parte integrante, e l’Associazione Cacciatori Migratori Acquatici (ACMA), settoriale della Federcaccia, e componente dell’Ufficio Avifauna Migratoria della Federcaccia con responsabilità riguardanti la selvaggina migratoria. Sicuramente con questo progetto è possibile informare le nuove generazioni, senza preconcetti ideologici, di tutto il lavoro svolto dai cacciatori per gestire in modo corretto, con i dati della ricerca, la fauna acquatica”. Un auspicio che ovviamente condividiamo (v.d.s.).

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