ALLA CIVITAS UNA STANZA CON 50MILA EURO DI MONETINE INCUSTODITE

“Somme ingenti, per decine di migliaia di euro, lasciate incustodite negli uffici della Civitas, in una stanza piena zeppa di monetine dove si è consumato un furto di 7.200€.
E’ quello che emerge dall’accesso agli atti che ho effettuato in qualità di consigliere comunale e dai quali si scopre che non veniva effettuato quotidianamente il versamento degli incassi dei parcometri.” È il capogruppo del Pd Giulio Silenzi a ritornare sulla questione del furto delle monetine dopo che l’accesso agli atti, gli ha consentito di acquisire nuovi elementi. Silenzi parla di “Un andazzo che ha fatto accumulare somme rilevanti negli uffici della Civitas, fino a 40 mila euro, custoditi (si fa per dire) in una stanza senza sistemi di sicurezza e senza telecamere. È stata tanta l’irresponsabilita’ dei vertici della società comunale, sordi anche agli inviti del revisore dei conti della società, che chiedeva di effettuare con più frequenza i versamenti in banca. Ma, nessuno lo aveva fatto. Il 15 giugno si erano accumulati 20.000 euro, il 24 luglio 40.000. È il periodo in cui si verifica il furto di 7.200 euro. L’inefficienza nei versamenti non è la sola stranezza. Se da un lato si lasciavano passare giorni, fino anche un mese, senza effettuare depositi in banca, dall’altro in un solo giorno venivano effettuate, in contemporanea, fino a 18 operazioni per il versamento di una somma, comportamento, magari adottato per camuffare i ritardi nei versamenti. Peccato che le date svelino come stanno realmente i fatti. Così il 15 giugno 2018, un dipendente della Civitas si reca in banca e effettua 7 versamenti, uno dietro l’altro, per un totale di € 19.250. Poi si eclissa per più di un mese e si rivede in banca il 24 luglio con 40.050 euro. Li deposita in conto con 18 versamenti fatti tutti lo stesso giorno, nello stesso momento. Quindi, tra il 15 giugno e il 24 luglio la Civitas effettua due sole operazioni di deposito di una somma che balla intorno ai 60.000 € e lo fa con 25 versamenti. Strano. A pensar male si direbbe il tentativo di camuffare la mancata quotidianità dei versamenti con il moltiplicarsi del numero delle operazioni.
Nel gioco delle date e’ da ricordare che la notizia del furto comincia a circolare in Civitas il 18 luglio e il 23 viene formalizzata la denuncia ai carabinieri. Il 24 si precipitano in banca a versare 40 mila euro, lo fanno in varie tranche per un totale di 18 operazioni! Da quel momento in poi, i versamenti vengono finalmente effettuati con cadenza quotidiana. Per il principio di cui sopra, conclude Silenzi, a pensar male…

Una risposta

  1. Tommaso Galeone ha detto:

    Il ladro è stato poco furbo a rubare € 7.200. O sperava che non se ne accorgessero? E comunque la pena è sempre la stessa. Poteva rubare di più.

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