AL VIA CIVITANOVA FIL FESTIVAL

Grande attesa in città per l’apertura imminente – mercoledì 05 giugno
ore 16:30 – al Cine-Teatro Cecchetti, del CIVITANOVA FILM FESTIVAL
(quinta edizione).
L’anteprima Festival sarà dedicata ai più piccoli con le Letture
Animate a cura della Cooperativa ERA e la proiezione, alle ore 17:30,
del film LA GABBIANELLA E IL GATTO.
Alle ore 21.00 la cerimonia di apertura verrà dedicata a Sesto
Bruscantini con la proiezione di un video-clip in onore del centenario
della nascita del baritono, seguito dalla proiezione dalle due sigle di
apertura del Festival, realizzata dalle classi IV dell’I.I.S. – V.
Bonifazi di Civitanova Marche.
La serata inaugurale terminerà con la proiezione alle ore 21:30 del
film BANGLA.
Si ricorda inoltre che come ogni anno l’ingresso al Festival è gratuito.
SINOSSI BANGLA:
Regia di Phaim Bhuiyan. Un film con Carlotta Antonelli, Phaim Bhuiyan,
Alessia Giuliani, Milena Mancini, Simone Liberati.Cast completo Genere
Commedia – Italia, 2019, durata 84 minuti. distribuito da Fandango.
Phaim è un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia. Vive
in famiglia a Torpignattara, quartiere romano multietnico, lavora in un
museo e suona in un gruppo. Proprio in occasione di un concerto
incontra Asia. Tra i due scatta l’attrazione e Phaim dovrà cercare di
capire come conciliare il suo amore con la prima regola dell’Islam: la
castità prima del matrimonio.
Phaim Bhuyian, al suo esordio nel lungometraggio dietro e davanti alla
macchina da presa nonché come co-sceneggiatore, offre un’opera prima
interessante e divertente al contempo.
SINOSSI LA GABBIANELLA E IL GATTO:
Regia di Enzo d’Alò. Con Carlo Verdone, Antonio Albanese, Paola
Tedesco, Luca Biagini, Roberto Ciufoli. Genere Animazione – Italia,
1998, durata 85 minuti. Distribuito da CG Entertainment.
Di ritorno da una zuffa con dei malvagi topi di fogna, determinati ad
imporsi come la specie che controllerà la città, il gatto Zorba
s’imbatte in una giovane gabbiana, Kengah, avvelenata dal petrolio. In
fin di vita, l’uccello affida il proprio uovo a Zorba, strappandogli
tre promesse: non mangiarlo, averne cura fino a quando si schiuderà, e
insegnare al piccolo a volare. Zorba, che è un gentilgatto, battezza la
gabbianella neonata col nome di Fortunata e la alleva e protegge con la
complicità della sua banda di felini. Ma manca ancora qualcosa per dare
a “Fifì” l’opportunità di spiccare il volo: un umano che sia in grado
di capire il linguaggio di chi è diverso e non spaventarsi né mirare ad
approfittarne. La figlia di un poeta si rivelerà adatta al difficile
scopo: una bambina abituata ad ascoltare il suono delle parole senza
pregiudizi e a far rimare tra loro elementi diversi ma tutti
appartenenti alla ricchezza del mondo.

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