AL CENTRO ANZIANI UNA “PENTOLACCIA” FESTOSA

La tradizione vuole che in talune occasioni, in particolare al termine del Carnevale, che quest’anno si conclude “martedì grasso”, 25 febbraio, si ricorra, come momento di festa, alla “pentolaccia” o “pignatta”, che altro non è se non un gioco nel corso del quale persone bendate, devono colpire e mandare in frantumi con un bastone una pentola di terracotta, o di altro materiale, carta compresa, ripiena di dolcetti.
Non vale pena approfondire il significato di tali occasioni, che sembra abbiano origini antiche, probabilmente pagane, forse un auspicio che “dal male può uscire il bene”: sta di fatto che circostanze del genere rappresentano momenti d’incontro e di festa, presupposti che idealizzano strutture dedicate agli anziani, nei riguardi dei quali uno degli obiettivi da perseguire è quello di ridurre la solitudine di molti di essi.
Sta di fatto che al Centro Anziani,Ancescao, di via Carnia,3, della nostra città, nel pomeriggio di sabato 22 febbraio, si è tenuta la festa della “pentolaccia” e i bene informati ci hanno confidato che tutti i preparativi e l’organizzazione dell’avvenimento, ovviamente coordinati dal presidente, Luigi De Nardis, rappresentano un merito particolare delle “socie”, che danno vita a un buon programma di impegno nelle iniziative sociali che il Centro porta avanti.
Un buon numero di soci ha ovviamente partecipato alla festa, che ha previsto anche una lotteria con in palio, disegni su stoffa realizzati dalle socie, e molto cavallerescamente i soci hanno concesso alle socie la precedenza nel divertente preludio della frantumazione della coloratissima “pentolaccia”, che era stata realizzata con un soffice e colorito involucro di carta, per comprensibili ragioni di cautela. Comunque sia, un volta che è andata in frantumi nel suo guidato oscillare, con un colpo ben assestato, nessuna differenziazione di genere è emersa nella degustazione della dolcezza del suo contenuto.
Il pomeriggio è poi proseguito con altri momenti di festa e di suoni, fino a quando un po’ tutti si sono resi conto che era ora di tornare a casa.
Chi ha mandato in frantumi la “pentolaccia”? Le regole, non scritte ma comprensibili del gioco, non lo prevedono, dal momento che il merito spetta a tutti i partecipanti e soprattutto al Circolo che ha organizzato il festoso momento d’incontro. Per l’autore o l’autrice della bastonata decisiva, del resto, il plauso dei presenti è stato il riconoscimento più grande. Una festa, in definitiva, dalla quale ovviamente trarre degli insegnamenti di amicizia che sicuramente non ha età. (v.d.s.)
Nella foto, un momento della festa con la “pentolaccia” in primo piano.

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