AL CECCHETTI, ANTEPRIMA NAZIONALE DI “MATTEI”

cecchettiGiovedì 18 febbraio il Teatro Cecchetti di Civitanova Marche ospita nell’ambito del Convito, l’anteprima nazionale di Mattei, nuovissima produzione italo-svizzera scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e da Giorgio Felicetti, protagonista dello spettacolo insignito della prestigiosa onorificenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “medaglia per l’alto valore civile del suo precedente lavoro Vita d’Adriano”.
Il progetto si inserisce nell’ambito della ricerca che Giorgio Felicetti sta portando avanti da alcuni anni su un “teatro del lavoro”. Mattei racconta il lavoro con gli occhi di un capitano d’industria, di un protagonista assoluto della Storia italiana, di un marchigiano che rappresenta ancora oggi la figura dell’innovatore assoluto, dell’inventore della politica energetica italiana, mirata a fare dell’Italia un paese produttore di energia e non solo acquirente. La stessa parola Energia, fa pensare a Mattei.
Lo spettacolo – che vede la partecipazione di Francesca Luciani – è il frutto di una lunga ricerca fatta di testimonianze dirette, interviste a persone che hanno conosciuto Mattei, e di consultazione di libri, foto, film, documentari e soprattutto dei materiali prodotti dal tribunale di Pavia, sulla ricostruzione degli ultimi giorni di vita e sul giorno della morte del Presidente dell’ENI. Nonostante la vasta bibliografia sull’argomento, lo spettacolo getta una nuova luce sulla vicenda, a partire da alcune testimonianze inedite.
Per informazioni e biglietti (intero 12 euro, ridotto 10 euro): Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Cecchetti 0733 817550 (esclusivamente nel giorno di spettacolo dalle ore 17.30), Amat 071 2072439.
Inizio spettacolo ore 21.15
“Mi piacciono le figure umane paradigma del presente – scrive Felicetti nelle note allo spettacolo – e sia l’Adriano operaio protagonista del mio recente lavoro, e ancor di più l’Enrico Mattei condottiero d’impresa, sono due facce simbolo della stessa medaglia: la storia del lavoro italiano. E guarda il caso, entrambi i protagonisti partono dalle Marche. Mattei è le Marche.
Mattei è l’Italia che si riscatta da una guerra mondiale perduta tragicamente, da una povertà atavica, dalle valigie di cartone dei nostri migranti. Credo che la vicenda umana di Mattei abbia cambiato, almeno due volte, radicalmente la storia italiana: dapprima con la sua ascesa, quando l’Italia ha avuto una vera e propria politica energetica. Poi con la sua scomparsa, il grande progetto industriale di Mattei viene azzerato, e il nostro paese torna a dipendere dai grossi produttori internazionali.
Mattei è tutto questo: la storia di un ragazzino nato e vissuto nelle Marche, ma che ben presto parte per Milano a cercare fortuna, è proprio qui che fonda una piccola fortunata industria chimica e inizia a frequentare gli ambienti politici democristiani, partecipa alla resistenza, nel dopoguerra fa rinascere l’Agip e fonda l’Eni, rivoluziona la politica energetica nazionale ed internazionale, fino a diventare “l’italiano più importante dopo Giulio Cesare”.