AGGREDISCE BAGNANTI E CARABINIERI. ARRESTATO

È stato convalidato l’arresto di un pakistano che domenica pomeriggio ha tentato di aggredire dei bagnanti al parco Palatucci sul lungomare di Civitanova, finendo per scagliarsi contro i carabinieri che tentavano di contenerne le intemperanze. Alle prime ore del pomeriggio alcune persone hanno segnalato che sul litorale Piermanni uno straniero stava urlando e rincorrendo quattro giovani, due civitanovesi accompagnati da due loro amiche in vacanza, lanciando loro dapprima le sue ciabatte, poi un robusto ramo di un albero del parco, tale da costringerli a scappare velocemente e trovare riparo presso uno chalet adiacente. Quindi, sono sopraggiunti i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche e l’uomo, senza alcuna esitazione, ha staccato un asse di legno della pavimentazione dell’area attrezzata e si è diretto minaccioso verso i militari, noncurante dei loro reiterati inviti a desistere, continuando ad urlare che voleva tornare in Pakistan. Poi, senza alcuna ragione, si è scagliato verso di loro cercando di colpirli con il lungo asse di legno. E’ stato invitato a più riprese a desistere e a lasciar cadere il bastone, invece ha deciso di attaccarli, rendendo necessario l’uso del taser che, nonostante i due tentativi esperiti, non è andato a buon fine poiché al primo tiro un dardo è finito a vuoto, mentre, al secondo tiro, uno dei due dardi necessari a chiudere il circuito per la scarica si è conficcato sul legno che brandiva, mentre l’altro sul braccio. Approfittando di un attimo di distrazione, i carabinieri sono riusciti a bloccarlo definitivamente e ad ammanettarlo, nonostante continuasse a spintonarli e strattonarli, tentando a più riprese di guadagnare la fuga. Fortunatamente, nella circostanza nessuno si è ferito. Illesi sia l’aggressore che i due militari. Dopo essere stato visitato dal personale sanitario del 118, il trentatreenne pakistano, irregolare e senza fissa dimora, è stato accompagnato in caserma e tratto in arresto in flagranza con l’ipotesi di reato di violenza privata e resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

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