A MACERATA CHIESTO IL RINVIO PER UN MEDICO PROTAGONISTA DI UNA SQUALLIDA VICENDA

Polsi legati, una pallina da ping-pong in bocca per non urlare e poi violenza, tanta violenza fisica e psicologica, consumata in appartamento di Macerata dove un medico aveva ridotto in schiavitu’ una giovane donna. Con questa accusa pesante e’ stato chiesto il scritto rinvio a giudizio nei confronti di un medico marchigiano.
La vittima, una donna portata portata dal professionista in Italia dall’Africa, con il miraggio di una vita migliore. L’ha fatta iscrivere all’università a Perugia, facoltà di Scienze Politiche. Poi l’incubo ha avuto inizio. L’uomo costringeva la donna ogni giovedì a recarsi a Macerata, non solo per pulirgli casa ma anche per essere sottoposta ad abusi sessuali.
Questo fino a quando la giovane straniera non ha trovato la forza di andare a denunciare quel medico, conosciuto in Africa nel suo paese d’origine.

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