A CIVITANOVA UN APPROFONDITO CONFRONTO SULLE SOLUZIONI DEL PASSAGGIO A LIVELLO

Da premettere, innanzi tutto, che la soluzione che è ormai in dirittura di arrivo è quella della realizzazione di un sottopasso che dovrebbe definitivamente eliminare i forti disagi alla circolazione stradale su una delle vie nevralgiche della città, quella di via Carducci. Questo perché la proposta De Seriis, condivisa dal comitato “No Sottopasso”, della possibile trasformazione del passaggio a livello in automatico, non è ritenuta fattibile dalle FS per motivi di sicurezza, seppure si era ipotizzato di superare l’aspetto della ridotta distanza, di un chilometro, esistente fra via Carducci e la stazione, arretrando il segnale di protezione e introducendo rigidi vincoli di velocità ai treni in partenza. Una soluzione che avrebbe contenuto in circa due minuti i tempi di chiusura delle barriere, ma il rigido no delle FS fanno tramontare definitamente tale soluzione.
Si va, pertanto, alla soluzione del sottopasso e nonostante l’appassionato parere contrario del comitato “No Sottopasso”, sostenuto da Piergiovanni Castellucci ed Eros Melappioni, che ritengono l’opera non confacente alle caratteristiche abitative della zona e alle difficoltà che ne deriveranno alla circolazione stradale, tutto è ormai pronto e la conferenza dei servizi del 15 novembre stabilirà i tempi tecnici della realizzazione e la copertura delle spesa che sarà di circa sei milioni di euro a totale carico dell’ex Quadrilatero, ora incorporata dall’ANAS.
Di tutto questo se n’è fatto un approfondito confronto nella sala convegni del quartiere Risorgimento, presieduta dal presidente dell’organismo, Luca Formica, alla presenza di un nutrito numero di persone, non solo del rione, e di diversi amministratori.
Dopo un’ampia esposizione delle contrarietà e il forte impatto dell’opera sula zona da parte di Castellucci e Melappioni, hanno illustrato gli aspetti della soluzione del sottopasso, il presidente del consiglio comunale, Ivo Costamagna e l’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta, che nel sottolineare l’importanza dell’opera, “che rappresenta – ha detto – l’unica soluzione possibile”, una volta scartate dalle FS le ipotesi di automatizzazione del passaggio a livello e l’interramento di un breve tratto di linea, come si sta attuando in altre località, ha ritenuto giustificate le preoccupazioni degli abitanti, ritenendo comunque affidabile l’opera che sarà realizzata.
Il sindaco, Tommaso Claudio Corvatta, la cui presenza è stata apprezzata da tutti, ha ricordato i non facili contatti portati avanti in questi ultimi anni”per ottenere – ha detto – un tale risultato per la città e superare gli aspetti tecnici e finanziari, che non comportano nessun onere per la città”. Lo stesso sindaco ha accennato, anche a una sua proposta, quella di spostare il tratto iniziale della linea Civitanova-Albacina, proprio per risolvere in un altro modo l’annoso e non procrastinabile problema del passaggio a livello, un aspetto non condiviso per ragioni di spesa.
Nella serata, molto importante è stato l’apporto dell’ing. Stefano Stefoni, che ha ampiamente illustrato quello che è il primo tassello della caotica viabilità della nostra città e gli aspetti tecnici dell’opera che tentiamo di riepilogare: pendenze delle due rampe di accesso e uscita del sottopasso, che avrà un’altezza di cinque metri, del 12%, pareti profonde dodici metri ai due lati in corrispondenza dei fabbricati per garantire la loro assoluta stabilità e tutte le soluzioni possibili per il transito di pedoni, biciclette e rete fognaria. La chiusura completa di quel tratto di via Carducci, con soluzioni di passaggio per i soli pedoni, sarà di circa otto mesi: Come risolvere il traffico in questo arco di tempo? Questo è un altro capitolo in merito al quale si sta attentamente studiando.

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