A CIVITANOVA, UN 25 APRILE PACIFICO MA…CON TANTA FORZA DELL’ORDINE

image236È stata evidenziata da molti la presenza massiccia di forze dell’ordine nell’area portuale in occasione della Festa della Liberazione. D’altronde non poteva passare inosservato lo schieramento di camioncini, macchine, carabinieri, finanzieri, celerini. Molti si sono chiesti perché e non hanno trovato motivazioni valide, alcuni amministratori si sono sbilanciati e lo hanno definito “esagerato”, considerando che l’iniziativa era organizzata proprio dal Comune e quindi sotto l’egida istituzionale. Le forze dell’ordine garantiscono la sicurezza e quindi tutti noi cittadini le dobbiamo ringraziare, a patto che non abusino del loro potere (il Pasolini di Valle Giulia è ancora impresso nella memoria). Ma quando si dispiegano con numeri così elevati evidenziano un clima non sereno, creano uno stato di allarme da comprendere. Marco Preve, autore di un saggio intitolato “Il partito della Polizia” scrive riguardo la forza dell’ordine: “Più è presente in una società, meno quella società è libera e democratica”.
Non è facile dare una risposta chiarificatrice al caso specifico di Civitanova. Si può ipotizzare che il 25 aprile rappresenti ancora una festa che divide maledettamente l’Italia, eppure ogni anno tutte le più alte cariche istituzionali la ricordano con solennità e ribadiscono che le conquiste di allora sono oggi un patrimonio collettivo, che appartengono a tutti. Questi concetti sono stati sottolineati anche dai nostri amministratori durante la cerimonia istituzionale del mattino.
La festa all’area portuale proponeva un gruppo di musica reggae che fa della pace e dell’uguaglianza i suoi vessilli. Sono valori sanciti anche dalla nostra carta costituzionale.
Il Dj del Jolly Rogers? Ha partecipato anche alla conferenza stampa rendendo pubblica la sua presenza. Hanno aderito e partecipato alcune associazioni cittadine di volontariato  tra cui la Croce Verde per la quale si raccoglieva fondi, che hanno evidenziato un coinvolgimento “trasversale” della società civile. La festa si è svolta fortunatamente in modo pacifico e sereno e non c’è stato bisogno di nessun intervento, avrebbe potuto non essere così, come avrebbe potuto esserlo per qualsiasi altra manifestazione che richiama migliaia di persone ma che vede decisamente meno interesse da parte delle forze dell’ordine. Sarebbe utile capire i motivi che portano a queste scelte e capire anche come si conciliano con una politica di tagli agli sprechi e di mancanza di personale. Speriamo non rimangano a lungo ignoti.

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