Da Lidia Iezzi riceviamo e pubblichiamo:
In questi giorni di festa e serenità da vivere nel calore e nell’affetto familiare, lo sdegno e la rabbia mi hanno assalita fino ad arrivare alla più profonda indignazione di cittadina e di madre di due bambine. Il motivo di questo profondo risentimento è dovuto dalla vergognosa condizione in cui versa il piazzale antistante la scuola elementare “Anita Garibaldi” del quartiere Risorgimento di Civitanova: degrado ed incuria ne fanno da padrone insieme all’arcinota problematica legata alla viabilità durante gli orari di entrata ed uscita dalle ore scolastiche. Ma non solo, perché ad aggravare la situazione sono avvenuti fatti gravi ed ignobili, di cui sono testimoni numerosi genitori e alunni, acuiti dall’indifferenza e dal colpevole disinteresse dell’amministrazione comunale. Negli ultimi giorni di scuola, prima delle festività natalizie, nel piazzale antistante la scuola elementare ho quasi calpestata una “siringa usata…”scendendo dall’auto per accompagnare mia figlia (sei anni) a scuola, due giorni dopo, sempre sullo stesso piazzale ho visto altre siringhe gettate a terra. Parlando con altre mamme sono venuta a conoscenza del fatto che diversi bambini hanno ritrovato “siringhe” negli spazi ludici e prossimi al plesso scolastico (qualcuno si diverte a gettare le siringhe usate al di là della recinzione del cortile della scuola). Fatti e circostanze, che mi hanno terrorizzata come madre e indignata come cittadina, ma soprattutto che non possono non essere denunciate visto che il problema è ormai sotto gli occhi di tutti ma qualcuno è incapace di rispondervi efficacemente. Quegli spazi sono lasciati all’abbandono e all’indifferenza, soprattutto nelle ore notturne, quando le zone buie consentono a queste persone scellerate di compiere gesti così vigliacchi che mettono a serio rischio la salute dei nostri figli. Eppure basterebbe semplicemente monitorare la zona, essere più attenti nella pulizia e nel controllo di spazi riservati ai bambini e soprattutto dotare di una buona illuminazione pubblica tutta l’area circostante così da scongiurare certi fatti così assurdi: sarebbe bastato limitare lo sfarzo e lo sfoggio di tante luminarie natalizie che addobbano il centro (a scapito dei quartieri vicini di cui ne sono stati privati del tutto) per ottenere piccole risorse finanziarie con le quali illuminare, e dunque mettere in sicurezza, quegli spazi scolastici vittime del vandalismo e della viltà. Bastava poco, ma evidentemente la ragione di chi ci governa non ha lumi…