A CIVITANOVA RIPARTE IL PROGETTO “UN SACCO DI BENE”

image21Riparte il progetto “Un sacco di bene”, iniziativa promossa dai servizi sociali del comune di Civitanova Marche e dalla Consulta dei servizi sociali per incentivare la solidarietà a scuola. Hanno aderito le scuole superiori e gli Istituti scolastici comprensivi di via Tacito, via Ugo Bassi e Sant’Agostino. Ogni prima settimana del mese, a partire da domani, saranno allestiti dei contenitori per la raccolta di beni alimentari e di consumo da mettere a disposizione dei bisognosi. Il materiale raccolto verrà indirizzato all’Emporio della solidarietà di via Calatafimi, che rifornisce all’incirca 170 famiglie.
“E’ un progetto che si pone molteplici scopi – osserva il sindaco Tommaso Claudio Corvatta – quello di aiutare i nostri concittadini in difficoltà, quello di coinvolgere i civitanovesi e di sensibilizzare la collettività, a partire dalle scuole, verso la solidarietà. L’Emporio sta lavorando molto, ha avuto un impatto sul territorio, riuscendo almeno in parte a lenire le sofferenze della popolazione. Fin qui abbiamo posto le basi, ora possiamo migliorare”.
Ad intervenire anche l’assessore alle politiche scolastiche Piergiorgio Balboni ed i rappresentanti della Consulta dei servizi sociali: la presidente Moira Giusepponi, il vice Federico Gaetani ed il segretario Pietro Paci. “Gli aiuti che raccogliamo vengono erogati alle famiglie – spiegano i componenti della Consulta – in alcuni casi forniamo anche dei buoni spesa per prodotti freschi, come carne e verdure, non disponibili all’emporio. Mediamente si distribuiscono circa 70 pacchi alimentari al mese. A questi vanno aggiunti gli aiuti di altre realtà associative, come il volontariato Vincenziano, che supporta altre 70 famiglie. I nuclei seguiti dai servizi sociali che hanno diritto agli aiuti dell’emporio sono 170. Oltre alla raccolta nelle scuole, abbiamo la collaborazione di supermercati come Iper, Coop, i due Tigre, per effettuare collette alimentari, e le donazioni di singoli cittadini ed associazioni”. Tra gli obiettivi del comune e della Consulta, anche quello di “rendere l’Emporio della solidarietà un posto a porte aperte, da far visitare alle scuole”.
Tra i prodotti che potranno finire nel “sacco di bene”, alimenti di base come riso, pasta, carne e pesce in scatola, olio, latte a lunga conservazione, zucchero e farina, biscotti, merendine, thé, caffè, omogeneizzati; prodotti per bambini come quaderni, pastelli, pannolini, pappe; infine articoli per l’igiene e la pulizia, come saponi, detersivi, spazzolini ed altro.

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