Archiviate le elezioni provinciali che hanno visto la vittoria del candidato del centrosinistra Antonio Pettinari, a Civitanova si fa sempre più incandescente il dibattito sulle comunali del prossimo anno. Antonio Carusone dell’Udc fa’ sapere ad Ottavio Brini, vice coordinatore del Pdl cittadino “che le alleanze si fanno sui programmi e non sulle candidature.” Poi, prosegue il coordinatore dell’Udc “la politica del togliti tu che mi ci metto io non appartiene alla cultura dell’Udc. La nostra posizione è chiara: siamo un partito di centro e dialoghiamo sia a destra che a sinistra sempre sulla base del programma”. Malumori anche sul fronte opposto dove l’Idv ha fissato un incontro al quale ha invitato le forze del centro sinistra ad eccezione del Pd che a Civitanova in occasione delle provinciali è stato il primo partito della città, superando di 9 punti in percentuale il Pdl. Un’esclusione che non è piaciuta a Sel che ha disertato l’incontro facendo sapere di ritenere “sbagliato basare la costruzione di un nuovo centro sinistra sulle esclusioni e con assi preferenziali. Questa logica, semmai fosse nella mente di qualcuno, è lontana dal comune sentire dei cittadini che vogliono un centro sinistra unito. L’Idv ha il diritto di intraprendere i percorsi politici e le allenaze che più ritiene opportune. Noi però riteniamo che sia una decisione non condivisibile escludere a priori il Pd dal confronto sui temi cittadini e su quelli relativi alle prossime elezioni comunali. La risposta al malgoverno del centro destra, è un vero centro sinistra capace, per progetto e rappresentanza, di suscitare consensi ed entusiasmo e di realizzare concretamente una alternativa di governo”.
