Una giornata di riflessione sui diritti e la laicità, divertendosi. Presentata in sala giunta la manifestazione Libertà vo’ cercando, organizzata dalla Rete Chegender, con le associazioni Donne di Mondo, Dirittoforte e Agedo Marche ed il patrocinio dell’assessorato alle pari opportunità di Civitanova Marche. Una festa in Piazza Conchiglia, dalle 16 di sabato 12 dicembre, per celebrare il valore della laicità e focalizzare l’attenzione sul alcune tematiche come la laicità della scuola pubblica, il fine vita, le unioni civili, l’applicazione della legge 194 sull’interruzione di gravidanza e la fecondazione assistita. Gli interventi sul palco si alterneranno con diversi momenti musicali. Molteplici le realtà che collaborano all’iniziativa: Osservatorio di genere, Amnesty international, Emergency, Cartacanta, Arte, associazione Luca Coscioni, Rete degli studenti Medi Marche, Gruppo di lettura Lucia Legge, Arci Gay, Anpi, Udi Pesaro, centri sociali Sisma e Jolly Roger, Uaar, FangoAssami, Spi Cgil, Legambiente, Aradia. L’evento è gemellato con importanti manifestazioni come la Marcia dei diritti di Roma ed il Festival della laicità di Pescara.
“Abbiamo concesso con orgoglio il patrocinio all’iniziativa – le parole dell’assessore alle pari opportunità Cristiana Cecchetti – la collaborazione con le associazioni è la stella polare del mio operato, in particolare quando parliamo di realtà che si occupano di diritti. Da cittadina mi batto da una vita per queste tematiche, sin dai tempi dell’istituzione del divorzio, credo che ci siano ancora troppe leggi a tutela dei diritti civili che da troppo tempo sono in attesa di approvazione in Parlamento, una lentezza che non è giustificabile con il dibattito democratico. Mi appelli a tutti i cittadini di libero pensiero perchè partecipino alla festa, che sia un’occasione di riflessione, ma anche di divertimento”.
Luca Perilli di Agedo sottolinea l’importanza di “partecipare per un valore, quello della laicità, che è espresso anche nella Costituzione e quindi dovrebbe appartenere a tutti, di qualunque ideologia politica. I diritti non sono obblighi, ma possibilità che debbono essere riconosciute, non concesse. Siamo preoccupati come familiari di omosessuali nel vedere un sempre crescente clima di razziasmo, c’è bisogno di riaffermare l’esigenza di approvare norme che consentano matrimoni ed unioni civili per tutti”.
Secondo Antonia Talamonti dell’associazione Donne di mondo, “Questo appuntamento non vuole rivendicare nulla, ma affermare il riconoscimento di un percorso culturale che andrebbe portato a termine con l’applicazione di leggi ferme da anni”.
Alessandro Paternesi di Diritto forte rimarca “la comunanza di intenti e di convinzioni tra tutte le realtà associative che compongono questa rete. La laicità è un valore fondamentale di cui c’è ancora bisogno di prendere consapevolezza”. Presente anche Alessandra Fratini di Emergency: “Aderiamo ad ogni proposta tesa a valorizzare il tema dei diritti dell’essere umano. Come tutti sanno la nostra organizzazione si occupa in tutto il mondo di garantire il diritto a cure sanitarie di eccellenza ad ogni essere umano”.


———-

