C’è un regolamento che obbliga la chiusura alle ore 24:00 delle sala giochi approvato nel lontano 2004 anche da Ciarapica che 15 anni fa era già consigliere. Il Comune oggi, con sindaco Ciarapica però, non solo quel regolamento non lo ha attuato ma ha cercato di tenerlo “nelle segrete stanze” per permettere alle sale giochi di fare quello che volevano. Infatti molte sono aperte addirittura h 24 senza nessun controllo e rispetto del regolamento.
Per un anno e mezzo è stato come si suol dire menato il can per l’aia (articoli e foto della Rossi che rinviavano sempre il problema) dopo che la Regione aveva approvato una legge regionale in merito che facilitava scelte sia per l’orario più restrittivo che per le distanze. Molti Comuni si sono allineati a scelte più rigorose come Macerata, Jesi, Ancona per citarne alcuni. A Civitanova è stata invece rinviata ogni decisione fino ad arrivare con la Rossi a proporre un allungamento del tempo di apertura (fino alle 2 o 3) delle sale giochi rispetto all’attuale regolamento (mezzanotte in inverno e all’1 in estate). Nelle sale giochi, è assodato, si sviluppa una nuova malattia, la ludopatia, che sta mietendo vittime di tutte le età e sta distruggendo intere famiglie soprattutto a Civitanova che nelle Marche detiene il record in negativo ed è ai primi posti in Italia.
174 i milioni di euro giocati in un anno, 4107 euro pro capite per 43.000 abitanti. Questi sono i dati ufficiali che non possono non allarmare.
E nel frattempo dopo un anno e mezzo di promesse, del nuovo regolamento non se ne vede copia. In compenso la Rossi propone orari di apertura fino alle due e alle tre d’estate dando l’impressione di avere a cuore più gli interessi dei titolari delle sale, alcuni dei quali legati alla politica, che dei cittadini.
La diretta Facebook di Giulio Silenzi, ha portato elementi nuovi su tutta questa vicenda ed ora sicuramente sarà più difficile fare solo propaganda contro la ludopatia calpestando i regolamenti.
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