A CIVITANOVA, LA ABBAGNATO/CARMEN AFFASCINA IL PUBBLICO

Il Palazzo dello Sport e delle Arti ha offerto un palcoscenico luminoso all’allestimento della CARMEN di Amodio, un allestimento tanto perfetto ed equilibrato, quanto intenso e mosso. Perfetta la scelta dei costumi non proprio d’epoca, ma comunque capaci di suscitare atmosfere e memorie ottocentesche. In un’epoca in cui la contaminazione domina incontrastata ed è consuetudine ambientare balletti ed opere ai nostri giorni, questa scelta riesce a conciliare novità e tradizione armoniosamente. Eleonora – Carmen ha mostrato un’eleganza mai priva di quella fierezza gitana che da sempre contraddistingue il personaggio di Carmen. Da sottolineare l’intensità erotica sempre però incorniciata nelle movenze di una danza che non dimentica la tradizione classica. Perfetti le giovani e i giovani ballerini che hanno saputo donarci una intensa atmosfera andalusa. Juan prima e il torero poi irretiti dalla sensualità irresistibile di Carmen, bene rappresentano una virilità tanto ostentata, a tratti persino strafottente, quanto fragile. È Carmen che sceglie e decide per loro. Suggestivi gli scenari dai quali entrano, scompaiono e riappaiono i protagonisti e i ballerini. Tutto ruota attorno alla figura di Carmen che segue il suo istinto libertario e trasgressivo di gitana incurante persino della morte. Uno spettacolo così ricco e complesso aveva un assoluto bisogno di un grande palcoscenico.

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