A CIVITANOVA “FALLIMENTO SICUREZZA”

pol-quart“Quando l’assenza della volante e del “poliziotto di quartiere” è la regola e la presenza è l’eccezione, abbiamo raggiunto il fallimento. Mai, in passato, si erano raggiunti questi livelli!” Così il Siulp interviene sul dibatto in tema di sicurezza che da qualche giorno ha visto le varie sigle sindacali prendere posizione. “A Civitanova Marche, queste due figure cardine del controllo del territorio per l’Istituzione Polizia di Stato (volante e poliziotto di quartiere ndr), e la cui presenza contribuisce ad aumentare quella percezione di sicurezza tra i cittadini, sono sistematicamente assenti in gran parte della giornata arrivando, in alcuni casi, a non riuscire a pianificare nessuna pattuglia nell’arco di 24 ore. Una situazione anomala che questa organizzazione sindacale aveva già denunciato al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con una nota inviata direttamente alla Segreteria del Capo della Polizia e protocollata lo scorso 31 gennaio. Nonostante fossero stati interessati i Vertici della Polizia, l’efficienza – intesa come obbiettivo di crescita del numero di servizi esterni nel controllo del territorio – del Commissariato non è migliorata. Anzi! il modello della griglia manageriale che avrebbe dovuto proporre un orientamento al cambiamento, verso il quale impegnare gli uomini a disposizione dell’organizzazione, è tutt’ora fortemente criticato da questa organizzazione sindacale: il numero elevato di procedimenti disciplinari instaurati che non ha eguali in altri Uffici di Polizia presenti nella provincia; un’applicazione rigida e severa dell’istituto del congedo ordinario che non si riscontra nella Questura e negli altri Uffici delle Specialità; la mancanza di una rotazione equa tra il personale che deve sostituire il collega assente nei turni di servizio continuativi esterni; una riorganizzazione interna all’ufficio “Controllo del Territorio” che ha visto la movimentazione del personale tra un turno ed un altro, aumentando l’emotività tossica sprigionata dai malumori; una scarsa attenzione verso la cosiddetta “considerazione individuale” che è tratto distintivo della relazione e che avviene attraverso lo sguardo attento ai bisogni dei singoli; “fatti e comportamenti” attinenti alle relazioni interpersonali che sono sfociati in denunce all’Autorità Giudiziaria e che minano la credibilità dell’Istituzione Polizia di Stato. Tali situazioni di malessere – che potrebbero essere una delle cause di defezioni per malattia e delle domande di trasferimento per la Questura capoluogo presentate ed accolte, e quelle in attesa – non favoriscono un’alleanza positiva tra il personale ed i vertici, per un percorso comune del raggiungimento degli obbiettivi. A ciò, si aggiunga, la criticità nelle relazioni sindacali che si è concretizzata nell’assenza di dialogo con la quasi totalità delle Organizzazioni che rappresentano il personale che avevano assunto – seppur offrendo la propria disponibilità ad un confronto costruttivo – una posizione di forte protesta di fronte ad atteggiamenti discutibili. Un “deficit relazionale” constatato anche dall’Ispettore ministeriale nella sua visita al Commissariato nel 2009, il quale – a conclusione – ci garantiva che le relazioni con il personale ed il dialogo con le Organizzazioni Sindacali sarebbero stati diversi e migliori. Una voce inascoltata, come quella del Sindaco della Città, che nel mese di giugno di quest’anno aveva espresso all’Amministrazione della pubblica sicurezza l’utilità sociale della figura del “Poliziotto di Quartiere”, evidenziandone l’importanza ed auspicandone la presenza anche in altri quartieri della città: dall’auspicato ampliamento, sono passati alla – di fatto – quasi eliminazione!

Ora il “vaso è colmo” per aver raggiunto “il punto di non ritorno”! Nei prossimi giorni, il Siulp – come organizzazione maggiormente rappresentativa – chiederà un incontro al Prefetto di Macerata, per informarlo delle iniziative pubbliche che coinvolgeranno tutti coloro che hanno a cuore la presenza costante della volante e del “poliziotto di quartiere” a Civitanova Marche. E’, infatti, scandaloso che altre forze di polizia siano costrette a chiedere sostegno alla vigilanza privata per sedare una rissa, perché la volante non c’è! E’, inoltre, impensabile che una città come Civitanova Marche non abbia, sempre, almeno una pattuglia di pronto intervento della Polizia di Stato! E’, altrettanto, inaccettabile la raccomandazione rivolta alla gente comune dall’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, di attivare indispensabili strumenti di difesa passiva come la doppia serratura alle porte di casa, l’allarme elettronico, le inferiate alle finestre dei primi piani”.

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