“A 34 ANNI, SENZA UN LAVORO, NON È GIUSTO CHE MARITO SI SENTA UN FALLITO”. APPELLO ACCORATO DI UNA CIVITANOVESE

Abbiamo ricevuto questa lettera firmata che volentieri pubblichiamo. Un grido d’aiuto sperando che qualcuno possa raccoglierlo.

“Scrivo queste righe sperando che qualcuno che legge il giornale possa aiutarci. Mio marito, 34 anni, ha perso il lavoro 4 anni anni fa e da allora non è riuscito più a trovarne uno.

Si arrangia con lavoretti saltuari, niente di che, e fino all’anno scorso abbiamo tirato avanti in quanto io lavoravo come operaia calzaturiera. Purtroppo anche le porte della mia ditta si sono chiuse lasciando a casa anche me. Lavoro a chiamata, accetto contratti di 2/3 giorni come capita, ovviamente non butto via nulla ma come ben sappiamo tutto questo non ti fa vivere o ti fa pagare le bollette. Questa lettera è l’ultima speranza dopo centinaia di curriculum inviati e domande compilate senza risposta. Vorrei che qualcuno offrisse un lavoro serio e dignitoso a mio marito, perché non è giusto che a 34 anni un uomo debba sentirsi un fallito. Non è giusto che un uomo non possa programmare il suo futuro e la famiglia che tanto desidera.
Vi chiedo con il cuore in mano un lavoro, in fabbrica, stampaggio, autista patente B, qualsiasi cosa gli permetta di vivere e guadagnare onestamente, con il suo sudore e le sue forze. È un tipo sveglio e impara subito, preciso e attento nel lavoro…
Spero che qualcuno accolga il mio appello, e so che noi marchigiani abbiamo il cuore grande e non ci tiriamo mai indietro. Grazie a chi leggerà e magari potrà aiutarci.”

Una risposta

  1. Catia Ranieri ha detto:

    Brava Signora, gridi forte e pretenda quello che è un diritto. I nostri amministratori ai quali diamo mandato di amministrare,, appunto, i nostri soldi, i soldi delle nostre tasse e tributi devono rispondere prontamente alle esigenze dei propri concittadini prima di tutto. I nostri soldi non devono essere distratti in mille rivoli, non devono servire per gli immigrati che hanno invaso le nostre citta’. Gli italiani devono avere la precedenza su tutto anche nelle assunzioni siano esse a tempo determinato o indeterminato.
    Vi sono vicina, non smettete mai di chiedere, bussate a tutte le porte, ad iniziare da quelle del comune.

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