CIVITANOVESE. DOMENICA CONTRO IL FANALINO DI CODA. PER MASSACCESI UNA PARTITA FACILE SOLO SULLA CARTA.

2014-15 Massaccesi Federico

Nato a Terni 21 anni fai, diploma al liceo scientifico, al secondo anno di economia aziendale
all’università della sua città, Federico Massaccesi (nella foto) è uno di quei giocatori che si trova inserito fra quelli che hanno meno età, per cui devono essere necessariamente impiegati, e gli altri che hanno dalla loro parte una maggiore dose di esperienza. E’ un centrocampista che preferisce la zona centrale del campo, buon incontrista, ma soprattutto “mi piace giocare la palla – ci ha confidato nel corso dell’incontro con i cronisti di oggi pomeriggio – per cui riesco a inserirmi bene nella manovra della squadra. Il fatto che in queste ultime due partite, ilo mister mi abbia inserito nella delicata fase finale degli incontri, mi fa ritenere di essere utile alla squadra”.
Massaccesi, cresciuto nelle giovanili della Ternana e poi in quelle del Rimini, viene da un breve periodo di inattività dopo la stagione passata trascorsa in forza al Forlì. “Sono ovviamente contento di essere stato inserito in una squadra di prestigio qual è la Civitanovese – ha riconosciuto – che ha buone prospettive per via di un potenziale di tutto riguardo. Da parte mia naturalmente il massimo impegno sia negli allenamenti sia nel farmi trovare pronto in ogni evenienza”.
Questo Celano? “Ovviamente è il fanalino di coda – ha dichiarato – e questo potrebbe indurci a ritenere una gara non difficile: certamente non è così dal momento che ogni avversario può creare dei fastidi, per cui la nostra preparazione settimanale sta andando avanti nel solito modo con gli stessi ritmi di preparazione e volontà. Certamente è nostra intenzione dare continuità ai risultati vincenti che in queste ultime settimane ci hanno consentito di fare degli ottimi passi avanti in classifica”. Federico non è fidanzato. “Gli impegni degli studi – dice – e quello degli allenamenti, assorbono gran parte del tempo”. E’ contento quanto gli diciamo che i suoi genitori sono sempre in tribuna a seguire le gare. “Lo so – riconosce – e ne sono contento”.

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