ASTERISCHI ROSSOBLU

2014-15 Amodeo Giovanni
Un pareggio che si realizza negli ultimi istanti di gioco, può apparire come un regalo della buona sorte: non è stato certamente così per la Civitanovese a Chieti, dove avrebbe largamente meritato il successo e lo ha ammesso anche a fine gara Mecomonaco, per il quale se ci fosse stata la sconfitta “sarebbe stato necessario ricorrere a una benedizione”. Una prova, quindi, di tutto riguardo quella dei rossoblu scesi in campo con una formazione inedita per quanto ha riguardato l’assetto difensivo, per cui, alla luce del risultato, chi ha avuto qualche dubbio nell’apprendere la formazione che era stata messa in campo, ha dovuto ricredersi. Un pareggio, comunque, prezioso, non tanto per il punto aggiunto in classifica, ma per rasserenare un po’ l’ambiente, dopo la cocente sconfitta nel derby.

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In matematica, si dice, che cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia: Negli schemi di gioco che tutte le squadre adottano, ci sono infinite alchimie di gioco per quanto riguarda lo schieramento: a rombo, a quattro o tre in difesa, a quattro, tre , due a centrocampo e via dicendo, non parlando delle punte che possono essere tre, due, una. Sono molti gli appassionati di calcio della nostra città che non condividono quel 4-2-3-1 che Mecomonaco ha adottato sin dall’inizio, ritenendo troppo sbilanciato in avanti. Il tecnico abruzzese, per contro, ha più volte sostenuto che predilige quell’assetto tattico e la riuscita o meno in termini di gioco dipende soprattutto dal fatto che “tutti debbono correre”, intendo con ciò che indipendentemente dallo schieramento, i sincronismi della squadra si ottengono soltanto se ogni giocatore riesce a muoversi in campo in base alle esigenze del gioco. Sta di fatto che alcuni tifosi preferirebbero un 4-3-2-1 per dare più peso al centrocampo, come ha dimostrato la Maceratese. A ragionarci sopra, sembra proprio che la matematica abbia ragione e cioè che al di là degli schemi è il rendimento dei singoli a determinare l’efficacia del gioco.

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L’attaccante Giovanni Amodeo è andato ancora a segno, questa volta con una “doppietta” , per cui è diventato un idolo della tifoseria rossoblu. Ovviamente anche in seno alla squadra gode di larga considerazione e nel dopo gara di Chieti, Mecomonaco ha espresso nei suoi riguardi parole di vivo apprezzamento e la convinzione “che meriterebbe una categoria superiore”. Teniamocelo perciò ben stretto e auguriamoci che questa sia una di quelle stagioni in cui Amodeo ha ottenuto il massimo successo in termini di gol e ci riferiamo alla stagione 2009-10 quando in forza allo Jesolo segnò 25 reti, 24 reti nell’anno successivo nel Sandonà di Jesolo e 25 nella stagione 2012-13 in forza alla Pergolettese, L’anno scorso con la maglia del Piacenza ha ottenuto 10 gol, ma in venti presenze. Nel corso della sua carriera, il 32enne attaccante, ha realizzato 191 reti e con le cinque di marca rossoblu finora realizzate si sta avvicinando al tetto delle duecento marcature: Un obiettivo a portata di…piede o di testa.

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