CIVITANOVA MARCHE, 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

image112Domenica 29 giugno la città ricorderà il 70° Anniversario della Liberazione, avvenuta, per l’appunto, il 29 giugno 1944, e a cura del nostro Comune e quello della gemellata città polacca di Skawina, è stato predisposto un ricco programmi di eventi. Questo il programma.
Ore 10,45 nei giardini di piazza Gramsci, deposizione della corona di alloro alla lapide della ricorrenza; ore 11,15 a Santa Maria Apparente in riva al fiume Chienti: scoprimento della Targa al Soldato Polacco ucciso il 29 giugno 1944; ore 12 nella sala consiliare del palazzo municipale: presentazione del video da parte dell’Archeoclub d’Italia, del Centro Studi Civitanovesi e dal Comitato di quartiere di Santa Maria Apparente, dal titolo “Quattordici anni nel 1944: la guerra di Costanzo Giannini”, a cura di Alvise Manni ed Angelo Quintabà, con la regia di Sergio Fucchi. Interverranno autorità italiane e polacche. Ore 19: nella Città Alta in piazza della Libertà, celebrazione della Messa.
Il manifesto, con il quale si invita la cittadinanza alla partecipazione, è firmato da Adam Najder, sindaco di Skawina, dal sindaco della nostra citt. Tommaso Claudio Corvatta, e dal presidente del consiglio comunale, Ivo Costamagna.
Sul filmato, che sarà proiettato nella sala consiliare, qualche aspetto che vale la pena di ricordare. L’idea di realizzare un DVD sulla seconda guerra mondiale, fu portata avanti, almeno tre anni fa, da Anna Maria Vecchiarelli (Archeoclub d’Italia, del luogo), Alvise Manni (Centro Studi Civitanovesi) e Angelo Quintabà e Maurizio Gennari (Comitato di quartiere di Santa Maria Apparente), Le riprese vennero realizzate dalla troupe di Sergio Fucchi. nel periodo che va da agosto a novembre dello scorso anno, ed il montaggio si è svolto negli ultimi sei mesi.
“Onore al merito a Costanzo Giannini – è detto in una nota degli organizzatori – che da decenni tributa l’Omaggio all’Ignoto Soldato Polacco morto sul suo carro armato proprio sul Chienti quella lontana mattina del 29 giugno del 1944 e un grazie per la collaborazione alle tante persone che ci hanno aiutato in vari modi e soprattutto a Roberto Guarnieri e Giorgio Dernowski, figlio di Paolo, che era al comando di un plotone dei nostri liberatori polacchi”. Soldati, vale la pena di ricordare, che persero la loro giovane vita, per ricacciare indietro le odiose truppe naziste.

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