A CIVITANOVA ALTA PRESENTATO L’ALBERGO DIFFUSO

image161Si sono lanciati ieri i primi piccoli semi per un futuro ecocompatibile della Città Alta e del territorio nel nome della cultura e del turismo, nella bella sala della delegazione comunale di Civitanova Alta, nel primo partecipato incontro informativo su Albergo Diffuso e nuove forme di ospitalità.
Di fronte a un pubblico di addetti ai lavori e residenti, il Sindaco Corvatta, l’Assessore al Turismo Silenzi, la tour operator Giorgetti e il Presidente dell’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi Giancarlo Dall’Ara hanno illustrato le potenzialità del progetto che ha visto i suoi esordi nei primi anni ottanta e che vede ora una buona diffusione in Italia con 83 realtà, di cui 7 nelle Marche.
Il professor Dall’Ara è entrato nello specifico spiegando le particolarità e le differenze tra l’Albergo diffuso e l’Ospitalità Diffusa. Il primo è un albergo a tutti gli effetti, ma che si espande in orizzontale utilizzando delle case vuote o stanze, almeno 7, dislocate in un breve raggio di distanza e che offre tutti i servizi alberghieri, dall’accoglienza 24h su 24, alla prima colazione, gestito da un’unica figura imprenditoriale.
L’alternativa, più agile già attuabile, dell’Ospitalità Diffusa ha come prerogativa quella di mettere in rete strutture anche con tipologie diverse, case o camere, dislocate nel medesimo borgo ma non necessariamente ravvicinate. Questa formula non costringe a offrire servizi alberghieri.
Le due possibilità richiamano un turista, un viaggiatore, che sceglie di condividere con il paese che lo ospita lo stile di vita, l’autenticità degli abitanti, gli spazi che loro stessi vivono, i tempi naturali di un quotidiano più genuino e a misura d’uomo.
Sia il Sindaco Corvatta che l’Assessore Silenzi hanno sottolineato quanto questo investimento e questa tipologia di progettualità possano essere importanti per la rinascita di Civitanova Alta e trainanti per tutto il territorio, per una vocazione naturale alla cultura e al turismo del borgo storico che produce e attiva una sana e florida economia che non può che essere sostenuta.
Occorre il coinvolgimento di tutta la città, che deve credere fermamente nel progetto e coglierlo come occasione di nuova nascita, in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale che deve parallelamente riqualificare.
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