NEL CESTO DI NATALE, BRUTTE SORPRESE PER MARINELLI E I CONSIGLIERI REGIONALI

image79Nei confronti di alcuni consiglieri regionali, e tra questi Erminio Marinelli, la procura di Ancona ipotizza il reato di peculato, almeno così riportano i quotidiani locali. E’ lo stesso reato che un anno fa venne contestato al berlusconiano Franco Fiorito, il famigerato ‘er batman’, consigliere regionale del Lazio assurto a simbolo delle spese pazze della classe politica. L’ accostamento non paia incongruo. Certo, le cifre sono esageratamente diverse. Tra l’acquisto del cesto di Natale e l’uso disinvolto di milioni di euro, ce ne corre. Fatto salvo questo, in quei giorni Marinelli annunciò a mezzo stampa che si sarebbe costituito parte civile. Sbottava: “storie come quella di Fiorito hanno senza dubbio leso l’immagine e la dignità di chi fa politica, per questo ho dato mandato ai miei avvocati per costituirmi parte civile nel procedimento contro il politico laziale” (Corriere Adriatico, 29 dicembre 2012). Ora, nell’ambito dell’ inchiesta della magistratura dorica, tutti i gruppi sono coinvolti ed anche il suo gruppo (unico) Per le Marche del solo consigliere Marinelli dovrebbe giustificare , stante quello che si e’ letto sui quotidiani la spesa di 1.800 euro per un parcheggio e l’acquisto di un cesto natalizio, dal costo di 120 euro. Insomma ipotesi di peculato. E, senza dimenticare le proporzioni delle somme contestate, vatti a immaginare che il buon Marinelli potrebbe inciampare in un torrone e un cotechino. Destino amaro della sorte e della storia. Cifre irrisorie si dirà, certamente, ma in realtà ciò che stupisce ancora di più è il fatto che il consigliere Erminio Marinelli, con i suoi 172.583 euro dichiarati nel 2012 è al secondo posto anche tra i più ricchi del consiglio regionale delle Marche. Quel convegno medico poi, fissato proprio per il 31 dicembre, stakanovismo o festeggiamento di Capodanno alternativo? Non è da meno l’Udc che con l’assessore Luca Marconi ha incassato una sonora figuraccia da “potere temporale”. Per la Corte dei Conti infatti partecipare al convegno “Rinnovamento dello spirito” non è utile ai fini della politica. Marconi avrà azzerato i suoi peccati, ma anche le casse regionali rischiavano la stessa sorte con spese altrettanto allegre. La giustificazione fornita parlava di un “invitato esperto di politiche familiari e sociali”: fattura da 340 euro. La Corte ha bocciato la spesa scrivendo che quell’associazione religiosa non c’entra niente con la politica marchigiana. Ma tornando a Marinelli, chissà se poi, nel caso Fiorito, si è più costituito o se quella fu solo propaganda, come l’annuncio flop della famosa busta che disse di aver consegnato al notaio con all’interno il nome del primario chirurgo dell’ospedale che sosteneva di conoscere in anteprima.

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