MI CHIAMO FRANCESCA, HO 34 ANNI, VIVO IN PROVINCIA DI MACERATA ED HO L’AIDS

malataMi è stato chiesto ed ho deciso di raccontare la mia storia che preciso subito non è a lieto fine. Mi chiamo Francesca, ho 34 anni e vivo e lavoro nel maceratese. Era il 24 luglio 2009 quando alle 11.05 un medico di cui non ricordo il volto ma solo quelle mani grandi che scrivevano su un foglio immacolato il mio nome e cognome, mi disse: “Mi dispiace davvero tanto, purtroppo però lei ha l’Aids”. Aids? Un acronimo dal suono musicale se non fosse per la ferocia che gli è propria. Mi guardo alle spalle pensando che quell’uomo vestito di bianco ha appena detto non sia rivolto a me. Niente, non c’è nessuno, siamo lui ed io. Mi tremano le ginocchia, inizio a sudare freddo, gli occhi mi si riempiono di lacrime. Ma perché chiedo? Non mi drogo, non faccio una vita dissennata, non ho subito trasfusioni, ho un compagno da dieci anni. Eppure la sentenza è stata emessa: ho l’Aids. Le settimane seguenti sono state di angoscia, di tormento. Sentivo di aver toccato il fondo ma non era così. Il mio compagno torna a casa in lacrime e in ginocchio mi confessa: “ho fatto le analisi, anch’io ho l’Aids, è colpa mia, sono io che ti ho infettato. E’ stato un momento di debolezza -mi dice-, un’ora di sesso con “….”, la conoscevo da anni, mi fidavo, prendeva la pillola ed è stato più forte di me”. Più forte di te? La mia vita è distrutta perché è stato più forte di te? Perché non soltanto mi hai tradito ma non ti sei nemmeno preoccupato di usare il preservativo? Gli ho voltato le spalle, sono uscita da casa e non l’ho più voluto rivedere. Non vi dirò che con l’Aids si può sopravvivere, che basta stare un po’ attenti e tutto scorre. No. Ho accettato di raccontare la mia storia perché mi è stato assicurato che sarebbe stata pubblicata senza censure. Quello che io vi dico è che nonostante abbia un lavoro, nonostante non stia particolarmente male, nonostante abbia intorno a me tanti amici, nonostante io possa contare su una famiglia che mi vuole un bene infinito, ogni mattina mi sveglio e prego che sia l’ultimo

Una risposta

  1. claudia ha detto:

    Ciao francesca
    Come stai ti sei ripresa?

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