ACQUA: FRINCONI, QUELLA DELLA TARIFFA UNICA UNA SCELTA FOLLE DI CIARAPICA

La folle scelta di Ciarapica di votare favorevolmente all’introduzione della tariffa unica, sebbene non fosse un obbligo di legge, né tanto meno un adempimento imposto dall’Autorità di settore (Arera), ha comportato la rimodulazione tariffaria e l’aumento esponenziale in bolletta solo per i civitanovesi (a differenza degli altri Comuni che non hanno subìto aumenti), con l’aggravante di aver reso addirittura i rincari retroattivi dal primo gennaio 2018. La conseguenza dell’approvazione di questa tariffa è stato un esborso di 1.430.000 euro a carico di famiglie e imprese. Proprio in questi giorni è arrivata un’altra tranche di forti rincari ed a farne le spese stavolta, oltre alle famiglie, sono anche gli stabilimenti balneari e le parrucchierìe che denunciano costi triplicati. Insomma, ancora, il sindaco prende in giro i civitanovesi e lo fa in maniera spudorata anche sui rincari che Ciarapica ha consentito si applicassero al consumo di un bene primario come l’acqua. I documenti parlano chiaro: la causa di questi aumenti è da attribuirsi esclusivamente al sindaco di Civitanova! Nonostante i cittadini siano stati costretti, loro malgrado, a subìre questi pesanti costi, non dimentichiamo una seduta del consiglio comunale dello scorso anno nella quale si trattava di approvare la mozione delle opposizioni, che prevedeva di rimborsare i cittadini per quanto avevano pagato in più a causa dell’applicazione dell’effetto retroattivo, ed il sindaco se ne è uscito dichiarando che fosse congruo e socialmente sostenibile aver imposto un aumento della tariffa dell’8%! La tanto sbandierata restituzione di novembre scorso è stata misera: 170.000 euro, che costituiscono solo una piccola parte di quanto versato in eccesso a causa della negligenza e del disinteresse dell’amministrazione Ciarapica. Infatti sono stati irrisori gli euro di rimborso a famiglia e solamente una parte degli utenti ne ha potuto beneficiare. Altro grave danno che il sindaco ha fatto consentendo questi rincari, è stato quello di penalizzare gli esercizi commerciali, aggiungendo agli stessi il pagamento di un ulteriore balzello, la cui finalità non si comprende se non pensando a scopi che nulla hanno a che vedere con l’interesse della città. L’aspetto più odioso di questa vicenda di cui i cittadini devono essere consapevoli è che Ciarapica ha ulteriormente maggiorato le tariffe tramite l’Atac con le fatture che sono state inviate e ciò è stato fatto per poter guadagnare con l’acqua quasi un milione di euro da spendere nel bilancio comunale, soprattutto per adoperare il ricavato a scopi clientelari e per soddisfare le scelte pretenziose dell’assessore Gabellieri, lucrando su di un bene primario come l’acqua! Guadagnare sul consumo di acqua è quanto di più vergognoso possa esistere.
Sarebbe dunque dovere del sindaco lavorare affinché gli effetti dell’approvazione della tariffa unica siano riparati e se ne eliminino le conseguenze, prevedendo rimborsi commisurati al pagamento del non dovuto. A questo scopo gli chiediamo di renderci noto con quali modalità intende porre rimedio a tutto ciò e con quale tempistica è sua intenzione dare indietro ai cittadini di tutte le categorie coinvolte quanto essi hanno pagato in più.
Guido Frinconi
Segretario Pd di Civitanova

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