25 APRILE, A CIVITANOVA COMPARE VIA PICELLI

C’è chi sostiene che sia un inutile passatempo, un gesto superfluo lontano dai veri problemi dei cittadini. Forse è anche così, ma il valore simbolico, il legame con il passato, il riconoscimento di una personalità appartiene anche alla toponomastica.

A Civitanova tutta l’attenzione negli ultimi tempi si è concentrata sulla querelle di Via Almirante che quest’anno per la prima volta non troneggerà e per la ricorrenza dei 70 anni della Liberazione dal nazifascismo è stata soppiantata da Via Mandela, per quanto la Prefettura ha obbligato l’Amministrazione a inserire il “già”.
Sono stati numerosi sino ad ora gli episodi e i tentativi di modificare in modo artigianale la dicitura e il povero cartello ha subito diverse affissioni forzate. Ma non c’è tregua.
È proprio di questi giorni il suggerimento di una nuova via per la nostra città: in prossimità di Via Balbo, vicinanza non casuale, considerata la vicenda politica legata al fascismo, Balbo fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma, è apparsa su un muretto la scritta “via Guido Picelli”.
La toponomastica, anche quella improvvisata, a volte ha il grande pregio di far riscoprire personaggi ingiustamente dimenticati.
Guido Picelli, a cui è stato dedicato anche un film “Il ribelle” per la regia di Giancarlo Bocchi, è stato un personaggio leggendario: parlamentare, è stato fondatore a Parma degli Arditi del Popolo, un fronte antifascista (erano circa 400) che in pochi giorni nel 1922 sconfisse migliaia di fascisti comandati proprio da Italo Balbo…..
Non fece in tempo a partecipare alla resistenza italiana e non poté festeggiare la liberazione nel 1945, le sue scelte rivoluzionarie lo portarono in giro per l’Europa e nel 1937 combattendo in Spagna contro i franchisti, trovò la morte, colpito alle spalle.
Viene ricordato come un politico moralmente onesto, generoso, altruista, coraggioso, un uomo dei fatti e non dell’ideologia.
Chissà che la scritta suggerita sul muretto non possa avere in futuro altri dignità.

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