“RECUPERO BLOCCATO DA SILENZI”, “IL PIANO CECCOTTI DI MOBILI ERA ILLEGITTIMO” AREA CECCOTTI, BOTTA E RISPOSTA TRA IL SINDACO E IL COORDINATORE DEL PD

silenzi-mobili2INTERVISTA A MASSIMO MOBILI

Sopralluogo di Massimo Mobili l’altro pomeriggio in via della Vetreria, luogo del blitz anti abusivi. Sindaco ha visto le condizioni dell’area? Si può tollerare una roba simile?
“Ho già dato disposizioni ai dirigenti comunali di predisporre un’ordinanza più dettagliata, la seconda che emetto in questo mese, per imporre ai privati la pulizia e la messa in sicurezza. Comunque durante il sopralluogo ho visto altri personaggi sospetti aggirarsi lì e questo accade perché quel comparto, che va dal parcheggio al sottovia Buozzi, è ormai deserto e questo facilita le occupazioni”.

Lei gestisce l’urbanistica da un bel po’ di anni, scanditi da promesse di riqualificazione del comparto e il risultato è che la Ceccotti è nel degrado. Che fine hanno fatto i progetti annunciati?
“Quando la politica va contro gli interessi della città ecco cosa accade. Prima si boccia il piano Ceccotti e poi si grida allo scandalo?

Faccia nomi e cognomi.
“Se oggi siamo messi così è perché qualcuno ha fatto in modo che non partisse il recupero dell’area. Il consiglio comunale dopo venti anni di chiacchiere aveva approvato un progetto ed è stato bocciato dalla Provincia di Macerata. Parlo degli anni 2007-2008. Considero le decisioni del consiglio comunale sovrane, eppure qualcuno ha stralciato tutto e ci ha costretto a ricominciare da capo. La Provincia poteva scegliere di dare prescrizioni su volumetrie e parcheggi invece ha preferito cancellare tutto. Quindi, di che meravigliarsi oggi? Chiediamoci piuttosto come mai”.

Ma quel Piano venne bocciato perché ritenuto illegittimo dalla provincia Prima e dal Tar poi.
“Non facciamo confusione. Il Tar non ha accettato il nostro ricorso contro la decisone della Provincia. Lì è cominciato tutto. E credo che questa sia una delle pagine più nere della politica”.

Beh, è una decisione contraria al Comune quella del Tar, o no?
“Io mi limito a osservare che una giunta provinciale ha annullato una decisione del nostro consiglio comunale. Formalmente non fa una piega, ma ecco i risultati”.

Insomma, tutta colpa degli altri?
“Anche noi abbiamo le nostre responsabilità. Io comunque sono arrivato a piano regolatore già fatto e approvato. Un progetto lo avevo presentato ed è stato bocciato. Ora ne abbiamo predisposto un altro. Lo abbiamo discusso con le categorie e conto di portarlo in aula entro fine anno”.

Perché non le piace il progetto di riqualificazione della Camera di Commercio per la Ceccotti?
“Non l’ho mai visto. Mi è sempre sembrato un discorso buttato là da qualche gruppo di potere”.

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INTERVISTA A GIULIO SILENZI

In via Vetreria s’è spinto anche Giulio Silenzi, segretario cittadino del Pd. “Sono rimasto incredulo. E’ scandaloso che a pochi metri dal centro ci sia tanto schifo. Sono stato un amministratore e dico che, in casi come questo, per motivi igienico sanitari si interviene subito e d’urgenza. Dopo un’ora. Non si aspettano giorni, o anni. Perché questo degrado è qui da anni. Solo l’amministrazione comunale non se ne è accorta e, come sempre, interviene dopo e tardi”.

Della Ceccotti si parla da decenni, la questione ha attraversato diverse giunte, una generazione di civitanovesi è cresciuta con promesse di riqualificazione. C’è una responsabilità di tutta la politica nel degrado di oggi?
“Di quest’area si parla da dieci anni. Per la città rappresenta un comparto strategico. La scelta del centro destra, in assoluto spregio di un concetto di sviluppo compatibile con le esigenze del centro e con la qualità della vita nostra e dei nostri figli, è cementificare, come se non bastassero le colate di metri cubi già scese sulla città. E’ questo il problema: la volontà di cementificazione senza visione futura, sacrificando per sempre i servizi necessari allo sviluppo del centro. Poi, ci sono anche i pasticci urbanistici della giunta”.

Lei era presidente della Provincia quando il Piano Ceccotti venne bocciato. Decisone politica contro la giunta di Civitanova?
“Il Piano presentato era illegittimo tanto è vero che l’amministrazione Mobili ha fatto ricorso in tutti i tribunali e perso tutte le cause. Mobili si rassegni, non è il podestà, deve rispettare la legge. Il Tar e il Consiglio di Stato gli hanno dato torto e condannato il Comune al pagamento delle spese. Anzi, faccia una cosa il sindaco: dica quanto è costata ai civitanovesi, in spese legali, la sua ostinazione”.

C’è un nuovo Piano in cantiere. Lo ha visto?
“No, ma questa amministrazione ci ha abituato ad annunci e progetti sbandierati sui giornali che poi, nei fatti, non sono stati capaci di realizzare, ma la colpa a sentir loro è sempre di qualcun altro. Scommetto che, da adesso alle elezioni, vedremo tanti altri disegnini”.

L’opposizione c’è l’ha una idea di cosa fare della Ceccotti?
“La vocazione di quell’area è a servizio dello sviluppo economico e urbano del centro, come il progetto della Camera di Commercio aveva indicato. E a pochi mesi dal voto non si porta in consiglio un Piano che nessun civitanovese conosce. Sbagliare oggi significa compromettere il futuro. Spero che alla campagna elettorale si arrivi con la possibilità, per i cittadini, di decidere cosa fare della Ceccotti e non a giochi fatti”.

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