NESSUN PREGIUDIZIO SULLA COALIZIONE

Giulio SilenziL’ex presidente della Provincia Giulio Silenzi interviene dopo la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato le elezioni del 2009.

Dopo che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Lam, lei non è mai intervenuto nel dibattito politico che ne è scaturito. Perché?

Nell’immediato, ho avuto un forte impatto emotivo. Ho avuto molte telefonate da parte di chi viveva quanto accaduto come una possibilità di riscatto. Non vi erano però notizie precise e pertanto non ho voluto unirmi al coro di quanti, non sapendo, hanno detto tante fesserie. Si è parlato di ricorsi, di trattative. Poi con l’arrivo del Commissario Prefettizio ed oggi con la pubblicazione delle motivazioni si parla di una situazione certa: si va alle elezioni e pertanto si sa di cosa discutere.

Se la competizione elettorale avesse visto lei, Capponi e Gentilucci concorrere alla presidenza e il risultato sarebbe potuto essere diverso?

Se la Lam avesse partecipato alla competizione elettorale, visto che Capponi ha vinto per poche migliaia di voti, il ballottaggio sarebbe stato molto probabile e sicuramente avremmo visto un film diverso.

Capponi ha dichiarato che dopo aver letto le motivazioni farà ricorso. Lei non si sente penalizzato dall’iter giuridico che ha avuto la vicenda?

Le sentenze vanno sempre rispettate e accettate. Entrando nel merito della questione devo dire che le motivazioni mi sembrano sensate. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda e cioè se io mi senta penalizzato dall’iter giuridico, ribadisco che la presenza della Lam avrebbe potuto cambiare il risultato elettorale finale.

Pensa che Gentilucci, con il ricorso, abbia esercitato un suo diritto oppure, come detto da Capponi, abbia messo in ginocchio un’intera Provincia?

Gentilucci e con lui la lista Lam, si sono sentiti lesi ed hanno presentato ricorso. Era un suo diritto e fino a quando staremo in uno stato di diritto (speriamo il più a lungo possibile) la garanzia dello stesso dovrà sempre essere salvaguardata. Del resto la giustizia gli ha dato ragione.

Tante le cose dette in questo periodo. Dalla Lam che flirtava con Capponi per trattare poltrone ad un “centro destra a cui è stato negato il diritto di amministrare”. Cosa ne pensa?

Quello che abbiamo letto, nelle settimane successive alla sentenza, non fa certamente onore al centro destra. Se fossero stati intenzionati ad evitare nuove elezioni, avrebbero potuto aprire prima un confronto programmatico con Gentilucci. Invece, in un anno, Capponi si è sempre rifiutato di farlo. Per quanto riguarda poi l’anno di governo trascorso, c’è da dire che abbiamo visto l’inconcludenza del centro destra che non ha avviato nessun nuovo progetto, vivendo molto di rendita e soprattutto non ponendosi mai il problema della crisi, del lavoro, dei giovani, dell’economia, del sostegno alle imprese. Tutte problematiche che avrebbero dovuto assorbire la maggior parte delle risorse finanziarie dell’Ente. Insomma è mancata una capacità seria di risolvere i veri problemi con la necessaria determinazione.

In un anno lo scenario politico in Regione è cambiato e di conseguenza anche in vista delle provinciali gli accordi potrebbero non essere quelli dell’elezione del giugno 2009. Crede possibile un’ alleanza tra Pd e Udc, quindi quel laboratorio lanciato da Casini che ha portato alla vittoria di Spacca in Regione?

Noi non dobbiamo avere pregiudizi verso nessuno. Bisogna stabilire i contenuti del confronto. Il congresso provinciale de Pd ci aiuterà ad individuare i contenuti. Poi i nuovi dirigenti dovranno portare avanti questo progetto di ampio respiro con forte ragione riformista e con scelte coraggiose e innovative per governare la provincia mettendo al primo posto i problemi reali della comunità maceratese. E’ chiaro che quanto accaduto in regione, apre nuovi scenari e ci offre un terreno di confronto più avanzato.

Lei ipotizza una sua candidatura alla presidenza della Provincia?

Proprio in virtù di quanto detto, prima di parlare di candidature, è necessario parlare di progetti, di alleanze, poi insieme sceglieremo i candidati.

Un anno all’opposizione. Che tipo di esperienza si sente di aver fatto?

Non è la prima volta che sono stato all’opposizione. In regione, per alcuni anni, ho svolto anche il lavoro di capogruppo d’opposizione e devo dire che è stata un’esperienza molto formativa e importante. Certo, in provincia, i primi momenti non sono stati facili in quanto dovevo svolgere una funzione del tutto diversa da quella svolta negli ultimi anni. La responsabilità verso gli elettori mi ha fatto superare questa prima difficile fase. Mi sono impegnato ed ho ritrovato passione e determinazione.

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