“ MANCA UN PROGETTO PROIETTATO AL FUTURO PER LA NOSTRA BIBLIOTECA COMUNALE ”.

bibliotecadi Emanuele Trementozzi
S.T. preferisce rimanere in incognito ma ha le idee ben chiare riguardo lo stato in cui versa la locale Biblioteca Comunale e propone diverse alternative per fare in modo che torni a splendere la tradizione culturale della nostra città. Membro del consiglio di amministrazione, ha vissuto in questi anni l’immobilismo culturale che attanaglia il centro di lettura cittadino e si lancia a difesa di un settore, quello culturale appunto, che se tralasciato rischia di diventare un boomerang per l’intero territorio. “ E’ inconcepibile che le nomine all’interno del C.D.A. siano gestite a livello politico, tralasciando professionalità e competenze. La tradizione culturale di una città deve andare oltre il controllo politico strettamente inteso ”. Il consigliere in questione applaude le iniziative relative a Giallo Carta in collaborazione con Cartacanta, ma critica aspramente la mancanza di un progetto futuro e di risorse da investire nell’opera di rinnovamento. “ Sono apprezzabili gli incontri organizzati per bambini il venerdì sera e altre iniziative minori ”, tiene a sottolineare S.T., “ Ma non possiamo relegare la cultura all’ultimo dei bisogni di un cittadino e ridurla a semplice serbatoio di voti. Erano stati proposti dei convegni scientifici che sono rimasti fermi e non sono mai partiti, l’odierno locale dove è ubicata la sede non è idoneo alle esigenze di studenti e appassionati. Manca un vero e proprio centro culturale e le iniziative proposte sono per la maggior parte stantie e obsolete ”. Le proposte che S.T. fa a miglioria della situazione riguardano soprattutto l’organizzazione di un’Olimpiade della scienza e la fiera del libro all’aperto che d’estate, richiamerebbe molti visitatori e incentiverebbe anche l’economia locale. “ Quello che mi pare assurdo è che i consiglieri siano chiamati solamente per approvare il bilancio, mentre per tutte le iniziative non abbiamo voce in capitolo. Le cariche sono puramente formali, ma il contenitore è vuoto ”. Infine il consigliere ha posto l’accento sulla vecchia diatriba che ha visto protagonisti la Biblioteca e il Centro Studi Civitanovese, relativa all’utilizzo del marchio della XXIV edizione di “ Immagini e storie di Civitanova ”. Una vecchia storia che ha portato allo scontro legale tramite avvocati e che al momento pare essersi risolta in favore del Centro Studi. Mentre quest’ultimo infatti rivendicava il diritto ad usare il marchio liberamente e senza l’assenso della Biblioteca, quest’ultima ribadiva come questo fosse stato sottratto e che in realtà ne rappresentasse una costola. Ma in realtà nessun verbale di assemblea della Biblioteca pare riportare la paternità dello stesso e dunque la questione si infittisce di misteri. “ Dobbiamo mettere avanti a tutto le tradizioni culturali della città ”, ribadisce il consigliere, “ perché solo una città culturalmente viva può definirsi al paso con i tempi ”.

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