“LEGGE MANCIA”, IN ARRIVO 2,6 MILIONI DI EURO: MACERATA E ANCONA SONO FUORI

_palazzo_madama“DISPOSIZIONI URGENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LA SEMPLIFICAZIONE, LA COMPETITIVITA’ LA STABILIZZAZIONE DELLA FINANZA PUBBLICA E LA PEREQUAZIONE TRIBUTARIA”. Così recita la legge 133 del 2008 da qualcuno definita “legge mancia”. Si tratta di un provvedimento nato nel 2004 per volere di Berlusconi, cancellato per una breve parentesi nel 2008 da Prodi e poi riapparso sempre nel 2008 con Berlusconi. In realtà vengono messi a disposizione fondi da distribuire a pioggia per le più diverse ragioni. I maligni sostengono che si tratti di una “dote” data ai partiti o parlamentari che in questo modo, “conquistando” il finanziamento per la propria area di appartenenza (in sostanza dove sono stati eletti e magari intendono ripresentarsi) si mettono in mostra con il proprio elettorato. Quest’anno a disposizione ci sono 2,6 milioni di euro. Niente di cui stupirsi se non fosse che in una Regione come le Marche, a beneficiare dei fondi saranno Mondavio e Pietrarubbia in provincia di Pesaro-Urbino per il rifacimento delle strade, San Benedetto del Tronto per la realizzazione di una tensostruttura per convegni e infine Rapagnano in provincia di Fermo per la costruzione di un asilo nido (sarà solo un caso che il sindaco di Rapagnano è l’onorevole Remigio Ceroni?). Fatto sta che Macerata e Ancona sono fuori. Una domanda allora sorge spontanea: che stavano facendo mentre si decideva a chi dare i soldi i parlamentari sia di centrodestra che di centrosinistra che rappresentano le due province, quella di Ancona e Macerata? Possibile che in queste due realtà non ci sia anche un solo paese che necessita di interventi (magari un asilo come Rapagnano)?

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