Gentile Direttore,
sono Andrea Cherchi, un operatore turistico legato a Macerata da lunga tradizione familiare (mio padre Bernardo fu direttore di Villa Quiete in anni non lontani e non dimenticati) e vorrei intervenire sul c.d ‘Caso Sarnano’ anche come persona, si direbbe, ‘informata dei fatti’. Non più di un mese, sono stato infatti contattato dal signor Paolo Bernabucci, a nome del Gus per reperire sul territorio strutture ricettive ed alberghiere idonee ad ospitare quella che può essere definita l’emergenza considerata la situazione di guerra che si vive nel Nord Africa. A mia volta, recependo l’incarico, ho personalmente contattato tra gli altri anche l’albergo Eden, facente parte del complesso Novidra a Sarnano, del quale (sia detto per inciso) sono stato direttore. Incasso un ‘sì’ di massima condizionato per 24 alloggi nella parte bassa del complesso prospiciente la piscina all’aperto. Quando dei 150.000 profughi richiedenti asilo (povera gente che scappa dalla guerra) 60 persone vengono ‘assegnate’ alle Marche, la disponibilità della struttura sarnanese torna a galla. In tutto sarebbero state 44 le persone ospitate a Sarnano, almeno fino a lunedì. Dopodichè sarebbero rimaste solo 30. Su una comunità di circa 3.500 persone, non avrebbero certo portato turbativa sociale o pericoli di alcun genere. Anche perchè il gruppo dei profughi avrebbe avuto ed avranno ‘tutor’ per la loro alfabetizzazione e per e prime necessità. Come noto, dopo un’infuocata assemblea pubblica, non se ne farà più nulla. Dispiace per Sarnano dove il settore turistico nonj vive giorni esaltanti mentre la clientela degli alberghi, anche quelli costati milioni di euro, è concentrata (con sparute eccezioni) in un brevissimo periodo dell’anno. Preoccupante è il fatto che un accordo di carattere economico tra un ente (la Regione), una onlus (Gus) e privati a fini umanitari, nel rispetto di protocolli nazionali, debba vanificarsi. Da Sarnano, città dell’accoglienza, davvero uno segnale che non ci aspettavamo.