E’ stata l’aula magna dell’Università di Macerata ad ospitare l’incontro con l’onorevole Alfredo Reichlin. L’iniziativa organizzata dall’Istituto Gramsci delle Marche è stata l’occasione per a presentazione del suo libro “Il midollo del leone” edito da Laterza nel giugno del 2010. Nel libro l’autore racconta la sua vita da quando aveva 18 anni sui banchi del liceo Tasso di Roma fino ad oggi che di anni ne ha 85. Ma insieme alla sua racconta anche la storia d’Italia, i problemi del Paese, i contadini del Mezzogiorno in mezzo ai quali visse nella Puglia degli anni Cinquanta, gli operai delle fabbriche del Nord e del Centro, la piccola borghesia, i dirigenti del partito, gli intellettuali. Un libro molto interessante e scritto nella forma di un romanzo, che rappresenta un vero e proprio viaggio nell’Italia repubblicana e nella vita e nell’esperienza della sinistra italiana. La domanda, infatti, che circola in tutte le pagine del libro riguarda proprio il ruolo della sinistra italiana ed europea, che per l’autore è ancora un deposito non esaurito cui attingere, ma che, a suo avviso, non ha futuro se non è capace di esprimere un nuovo umanesimo. A presentare l’autore e ad introdurre il dibattito, di fronte ad una platea di circa cento persone, sono stati Renato Pasqualetti, Donato Caporalini, entrambi membri dell’Istituto Gramsci, e Francesco Adornato che ne è il Presidente regionale. Reichlin ha poi svolto un interessante e profondo intervento sui temi che affronta il suo libro ma anche sull’attualità politica. L’incontro si è concluso con una serie di domande dal pubblico a cui Reichlin ha risposto con profondità ma anche in maniera molto vivace.
