“CITTADINANZA ATTIVA, “RIDUTTIVO PARLARE DI VIVERE GLI SPAZI COME DI DI UN PIC NIC SOCIALE”

piazzaA seguito dell’intervento dei due rappresentanti politici – nello specifico il capogruppo della lista “ Uniti per Cambiare “ Pier Paolo Rossi e dell’ex Sindaco Massimo Mobili – i rappresentanti di Cittadinanza Attiva desiderano fare delle precisazioni. In primo luogo vogliamo sottolineare il senso dell’iniziativa “ vivere gli spazi”, tenutasi domenica 16  presso i giardini comunali di Piazza XX Settembre. La riduzione di questo evento ad un semplice “ picnic sociale”  non rende conto del messaggio più ampio di cui volevamo farci portavoce. Come già sottolineato nei comunicati – stampa precedenti si è deciso, con tale iniziativa, di promuovere un diverso modo di vivere gli spazi; un modo capace di coniugare l’integrazione sociale con la condivisione culturale. All’interno della giornata, infatti, oltre a citato “ pranzo” è stata allestita una mostra fotografica, curata da Federico De Marco, dedicata alle problematiche del lavoro e un servizio bibliotecario itinerante, che va sotto il nome di Biblioexpress. Ringraziamo innanzitutto i rappresentanti istituzionali, Pier Paolo Rossi e Francesco Peroni, per aver, con la loro presenza, mostrato un vivo interesse per l’offerta culturale proposta, potendo maturare così un giudizio obiettivo, basato sulla conoscenza dei fatti e non su slogan precostituiti e strumentali. La scelta della piazza non è casuale ma conseguente alle polemiche sorte dal web che hanno alimentato timore e paura circa la sicurezza dei giardini pubblici a causa della presenza costante di nomadi rumeni. Partendo dalla convinzione che la sicurezza di uno spazio dipende dal modo in cui è vissuto, abbiamo ritenuto opportuno partire da quello maggiormente  preso di mira dalle polemiche di queste ultime settimane. Il fatto di aver voluto ridurre il senso dell’iniziativa ad un semplice “ pranzo sociale”  denota una precisa e sistematica volontà di strumentalizzare un problema che, al contrario, dovrebbe essere fronteggiato non in termini repressivi ( come già fatto in passato e senza risultati) ma attraverso le chiavi dell’ascolto e della mediazione interculturale, senza le quali non è possibile comprendere le radici della questione. Il nomadismo si inserisce in una problematica di livello Europeo e proprio per questo farne un problema specifico di Civitanova mostra ulteriormente un indebito tentativo di cavalcare il problema anziché  risolverlo alla radice. Vogliamo sottolineare anche il fatto che, essendo in avanzata fase post elettorale, addebitare a Cittadinanza Attiva una finalità politica più che sociale, è indicativo del tentativo, da parte dell’ex Sindaco Mobili, di portare avanti un atteggiamento volto unicamente alla sterile polemica nonché ad un occultamento delle inadempienze della precedente giunta circa questo problema. Troviamo inadeguata , da parte di Mobili, la precisazione sul significato di integrazione ( “integrazione significa  trovare un lavoro a queste persone, insegnare loro modi civili e portare i bambini a scuola “ ) dato che non è compito dei cittadini risolvere i problemi che la politica non ha saputo o voluto mai affrontare. In tal senso, teniamo a sottolineare che, Cittadinanza Attiva ha come fine principale quello di stimolare, talvolta anche in modo provocatorio, la riflessione su questioni che investono la sensibilità collettiva, ma non di fornire la soluzione specifica che, di fatto, ha bisogno di strumenti e di competenze adeguate che solo la politica può fornire. In tal senso chiediamo, all’attuale amministrazione, di cominciare ad attivarsi prendendo esempi da realtà già esistenti, come quella rappresentata dall’associazione “ Opera Nomadi”. Vi invitiamo alla seconda tappa della rassegna “Vivere gli Spazi” che si terrà per tutte le domeniche del mese in piazza XX Settembre.

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